Missili in Polonia, Mosca smentisce: «Non sono nostri, provocazione». Il governo di Varsavia mette in massima allerta l’esercito polacco

Alcuni missili hanno colpito il territorio della Polonia – membro Nato dal 1999 – provocando due vittime. Il presidente Duda ha annunciato che verranno verificate «le premesse dell’articolo 4 della Trattato Nord Atlantico». Convocato per domani il Consiglio di sicurezza nazionale

Uno o più missili sarebbero caduti su Przewodów, un villaggio polacco al confine con l’Ucraina, uccidendo due persone. Non è ancora chiaro se l’incidente sia stato causato da un missile russo o da uno della contraerea ucraina. Mosca nega il proprio coinvolgimento e attacca: «Una provocazione per arrivare a un’escalation». Anche da Kiev, in serata, è arrivata la smentita di un possibile coinvolgimento delle truppe ucraine. Il primo ministro della Polonia, Mateusz Morawiecki, ha convocato d’urgenza il comitato per la Sicurezza nazionale e gli Affari della Difesa, come ha confermato in un tweet Piotr Müller, segretario di Stato e portavoce del governo. In serata si è svolto un vertice governativo d’emergenza, al termine del quale è stato annunciato che domani, 16 novembre, alle ore 12.00 (ora locale) verrà ri-convocato il Consiglio di sicurezza nazionale. Al contempo, il governo di Varsavia ha messo in massima allerta l’esercito polacco: «C’è stata la decisione di alzare il livello di mobilitazione di alcune unità combattenti e di altre strutture militari», ha riferito in conferenza stampa il portavoce del governo polacco, Müller. Il presidente polacco Andrzej Duda ha avuto un colloquio telefonico con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, annunciando che verranno verificate «le premesse dell’articolo 4 della Trattato Nord Atlantico», che prevede che «le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata». Oltre alla telefonata con il numero uno della Nato, il presidente Duda ha avuto un colloquio telefonico con il presidente statunitense Joe Biden.


Cosa sappiamo finora

Nella giornata di martedì 15 novembre un massiccio bombardamento ha colpito numerose città ucraine. La Russia ha lanciato circa 100 missili, colpendo sia complessi residenziali sia le infrastrutture del Paese. Dal pomeriggio sui media polacchi si sono rincorse numerose voci sulla possibilità che durante i bombardamenti alcuni missili russi abbiano colpito il territorio della Polonia – che è membro della Nato dal 1999 – provocando appunto due vittime. L’incidente sarebbe avvenuto in un villaggio a una decina di chilometri dal confine con l’Ucraina. I testimoni riferiscono di aver sentito almeno due esplosioni, e i vigili del fuoco locali hanno confermato che ci sono state due vittime in seguito a due esplosioni che hanno colpito un sito dove si essiccano i cereali. A confermare quella che al momento è un’ipotesi l’Associated Press, che ha citato un alto funzionario dell’intelligence statunitense. Secondo Radio Zet, l’emittente che per prima ha dato la notizia e che cita fonti dell’intelligence, quelli mostrati dalle immagini circolate in rete potrebbero essere i resti di un missile russo abbattuto dalla contraerea ucraina.


Le reazioni: dal Pentagono agli alleati Nato

Il ministro della Difesa della Lettonia Artis Pabriks ha espresso la sua solidarietà al popolo polacco per le vittime del bombardamento, e il premier ungherese Orban ha convocato una riunione d’emergenza del Consiglio di difesa. Dagli Stati Uniti, il portavoce del Pentagono Pat Ryder ha espresso con fermezza la posizione degli alleati: «Il nostro impegno verso l’articolo 5 della Nato è chiarissimo: difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato», ma ha aggiunto che non non ci sono conferme circa la responsabilità russa. «Siamo in contatto con la Polonia e con altri alleati e partner per capire quali sono le informazioni a loro disposizione», ha aggiunto. Anche il primo ministro degli Esteri dell’Estonia ha ribadito la propria vicinanza a Varsavia: «Siamo pronti a difendere ogni centimetro del territorio della Nato».

La risposta del Cremlino: «I missili non sono nostri»

La Russia ha però smentito un suo coinvolgimento nella vicenda. Secondo Mosca, sarebbe «una provocazione» per arrivare a un’escalation del conflitto. Il ministro della Difesa russo, come riporta la Tass, assicura che le immagini dei media polacchi mostrano dei resti che nulla hanno a che vedere con armamenti russi: «La Russia non ha lanciato alcun attacco missilistico vicino alla frontiera ucraino-polacca».

Il leader ucraino: «Dobbiamo agire»

L’attacco sul territorio di un paese membro della Nato sarebbe «un’escalation molto significativa», secondo il presidente Zelensky. «Il terrore non si limita ai nostri confini nazionali. Missili russi hanno colpito la Polonia», scrive in un lungo messaggio, «lanciare missili al territorio Nato, questo è un attacco missilistico russo alla sicurezza collettiva. Dobbiamo agire».

Foto di copertina: EPA/DAREK DELMANOWICZ

Leggi anche: