Elon Musk, la denuncia di 8 ex dipendenti di SpaceX: «Licenziati solo perché lo abbiamo criticato». L’azienda nega

La presidente della società aerospaziale Gwynne Shotweel avrebbe ribaltato le accuse nei confronti degli ex dipendenti, sospettati di bullismo e intimidazioni nei confronti dei colleghi

Otto dipendenti di SpaceX, l’azienda aerospaziale statunitense di Elon Musk, hanno rivelato di essere stati licenziati perché hanno criticato il fondatore. Otto lavoratori avevano scritto una «lettera aperta critica» nei confronti del Ceo che, secondo quanto riferisce il New York Times, rientra tra i documenti presentati alle autorità di regolamentazione federali le quali accusano l’azienda di ritorsioni contro i dipendenti in questione. Stando ai loro avvocati, sarebbero nove in tutto le persone licenziate. Nella lettera, che nei giorni scorsi è circolata in una chat interna, critica apertamente il «comportamento dannoso di Musk su Twitter» che Musk aveva utilizzato per fare luce sulla notizia che SpaceX aveva risolto una denuncia per molestie sessuali nei suoi confronti. «Il comportamento pubblico di Elon rappresenta per noi una frequente fonte di distrazione e imbarazzo», hanno denunciato i dipendenti nel testo.


La controversa reazione dei dirigenti

Stando ai racconti dei dipendenti, i dirigenti di SpaceX avevano inizialmente avuto atteggiamenti comprensivi e ricettivi alle richieste e proposte dei firmatari della lettera. Poco dopo, però, la presidente Gwynne Shotwell ha ribaltato le accuse dichiarando: «La lettera e le successive sollecitazioni hanno messo in difficoltà gli altri dipendenti, che si sono sentiti bullizzati e intimiditi perché qualcuno faceva pressione affinché firmassero qualcosa in cui non si riconoscevano». Così come il vicepresidente Jon Edwards che ha definito il testo un «atto estremista», precisando che gli autori sarebbero stati licenziati per aver distratto la compagnia e aver criticato Musk. La presidente Shotwell avrebbe inviato un’email ai dipendenti dicendo che la storia è falsa. Il caso, però, si aggiunge alle tante domande sulle pratiche di gestione di Musk, soprattutto dei dipendenti, e sulla poca tolleranza al dissenso.


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