Il governo Meloni aveva promesso una stretta ed ecco che dal prossimo anno cambieranno le modalità di accesso al reddito di cittadinanza. È quanto trapela dal vertice di Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri Tajani, quello dell’Economia Giorgetti, e i leader della maggioranza, per definire i contenuti della manovra 2023 che verrà poi discussa al Consiglio dei ministri lunedì prossimo. Nell’ipotesi allo studio dell’esecutivo, da giungo 2023 i percettori di reddito di cittadinanza che verranno considerati «occupabili» – ossia in grado di trovare lavoro – non avranno più accesso all’assegno mensile. Lo aveva ribadito solo pochi giorni fa il viceministro dell’Economia Maurizio Leo: «La nostra strategia politica è di separare i casi in cui le persone non possono lavorare, che vanno sempre salvaguardati, e gli altri su cui si può intervenire». L’obiettivo del governo è quello di destinare i fondi così risparmiati alla lotta al caro bollette. Durante la riunione, Giorgia Meloni avrebbe anche posto l’accento sulla necessità di una verifica a tappeto su tutti i percettori del reddito, per capire tra questi non sia realmente residente in Italia.
Foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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