Usa, l’ex procuratore per crimini di guerra dell’Aja nominato per le indagini su Donald Trump

Il governo nomina Jack Smith a sovrintendere le due indagini sull’ex presidente statunitense. Che commenta: «Ingiusto»

Sarà Jack Smith, ex procuratore per i crimini di guerra all’Aja, a supervisionare le indagini in corso sull’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La decisone è stata annunciata dal Procuratore generale Merrick Garland. Smith è un veterano del dipartimento di Giustizia, dove ha guidato la sezione integrità pubblica ed è poi stato procuratore federale a Nashville, Tennessee, durante la presidenza Obama. Di recente era procuratore capo per la corte speciale all’Aja e ha indagato sui crimini di guerra in Kosovo. Ora Garland lo ha nominato Special counsel, avrà una sua autonomia ma in ultima istanza risponderà sempre al Procuratore generale. Le due indagini per cui è stato scelto come procuratore speciale sono particolarmente delicate. La prima riguarda i documenti classificati trovati nella residenza di Trump a Mar-a-Lago dopo la fine del suo mandato, la seconda riguarda i tentativi dell’ex presidente Usa di interferire nel trasferimento pacifico del potere dopo le elezioni del 2020, culminati nell’assalto al Capitol Hill il 6 gennaio 2021.


Ora che Trump ha deciso di ricandidarsi alla Casa Bianca «ho concluso che è nell’interesse pubblico nominare un procuratore speciale», ha spiegato il ministro della Giustizia, «questa nomina sottolinea l’impegno del dipartimento sia verso l’indipendenza sia verso la volontà di rendere conto in particolare nelle vicende sensibili». Di diverso segno l’opinione di Trump, che in un’intervista a Fox ha definito l’iniziativa «politica e ingiusta». La portavoce della Casa Bianca ha sottolineato che il presidente Biden «non è stato informato nè è stato avvisato prima» dal dipartimento di Giustizia. Si tratta del terzo Special counsel nominato dal 2017, dopo Robert Mueller per le indagini sul Trump nel Russiagate e John Duram, nominato sotto la presidenza del repubblicano, nella controinchiesta sulle origini del Russiagate.


Foto di copertina: EPA/JERRY LAMPEN

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