Nasa, il capo della navicella Orion: «Entro il 2030 gli esseri umani potranno vivere e lavorare sulla Luna»

«Nei prossimi dieci anni diverse persone potranno essere inviate sulla superficie del satellite naturale dove rimarranno per diverso tempo», ha detto Howard Hu alla Bbc

Una nuova vita sulla luna? Sarà possibile entro il 2030. Le ultime dichiarazioni di Howard Hu, supervisore della navicella spaziale Orion nel programma Artemis della Nasa, non lasciano dubbi a riguardo: «Gli astronauti vivranno e lavoreranno sulla luna prima della fine del decennio. Gli esseri umani potrebbero essere attivi sulla luna prima del 2030, con habitat in cui vivere e poter svolgere attività». Il funzionario ha spiegato a BBC Sunday come nei prossimi dieci anni diverse persone potranno «essere inviate sulla superficie della Luna dove riusciranno a vivere per un certo periodo di tempo. In questo modo daranno un grande contributo alla scienza». Lo scorso 16 novembre Hu ha seguito il lancio del razzo Space launch system della missione Artemis 1 verso la luna, la prima a essere condotta senza equipaggio e il primo passo verso il ritorno dell’uomo sul satellite naturale. Il razzo gigante, sormontato dalla sonda Orion, è stato lanciato mercoledì da Cape Canaveral in Florida dopo una serie di ritardi dovuti a problemi tecnici e uragani.


«È il primo passo che stiamo compiendo verso l’esplorazione a lungo termine dello spazio profondo, non solo per gli Stati Uniti ma per il mondo intero», aveva detto Hu. «Penso che questo sia un giorno storico per la Nasa, ma è anche un giorno storico per tutte le persone che amano il volo spaziale umano e l’esplorazione dello spazio profondo». Una missione di successo aprirà poi la strada ai successivi voli Artemis 2 e 3, che manderebbero stavolta degli esseri umani attorno alla luna. Artemis 3 in particolare, che potrebbe essere lanciata nel 2026, dovrebbe riportare gli umani sulla superficie della luna per la prima volta dopo il viaggio di Apollo 17 nel dicembre 1972. L’intero programma Artemis della Nasa prevede anche la costruzione del Lunar Gateway, una stazione spaziale dove gli astronauti vivranno e lavoreranno mentre orbitano intorno alla luna. «Andare avanti poi significherà anche puntare a Marte», ha concluso Hu.


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