Venezia, acqua alta sopra i 200cm: è record storico. Ma il Mose salva la città dall’allagamento

La marea supera di 10 cm “l’acqua granda” record del 1966. Nelle zone di litorale non protette dal Mose il mare ha divorato le spiagge

È l’acqua alta più alta di sempre quella che sta interessando il Golfo di Venezia, ma questa volta la città lagunare non è stata allagata. Merito del Mose. Ieri sera le dighe mobili sono state sollevate e hanno chiuso le bocche di porto che collegano la laguna al Mare Adriatico. Nella mattina di oggi, 22 novembre, alla bocca di porto del Lido, si sono toccati i 204 cm di marea, un valore molto superiore a quello del 2019 (187 cm), quando morirono due persone, e maggiore anche del record storico del 1966, quando la gran parte del centro storico andò sott’acqua in quella che divenne nota come «acqua granda». Oggi, però, le cose sono diverse. Il livello del mare in laguna non supera i 77 centimetri. A Punta della Dogana sono 62. Senza il Mose, secondo quanto riporta il sito della città di Venezia questa mattina almeno l’82% del centro storico sarebbe andato sotto acqua. Senza le dighe mobili, l’acqua in Piazza San Marco arriverebbe oltre l’ombelico. Tra il mare e la laguna è stata registrata una differenza di livello di oltre 120 cm.


TELEGRAM / Venezia non è Disneyland | Livello della marea alle 9.55 del 22 novembre 2022

La soddisfazione di Salvini e Brugnaro

Successo riconosciuto dal segretario della Lega Matteo Salvini. «Il Mose sta fronteggiando la marea più alta da 50 anni – ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture – senza quelle barriere Venezia sarebbe sommersa in maniera catastrofica». «Nonostante i signor no – ha continuato Salvini – quelle barriere stanno salvando un patrimonio dell’umanità». Salvini puntualizza che la marea odierna «è peggio di quella di tre anni fa». Anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha sottolineato l’importanza del Mose – il progetto iniziato nel 2002 è costato 5 miliardi di euro – nel difendere la città dall’innalzamento del livello dei mari. «Mi è venuta in mente la fotografia dello striscione davanti alla Basilica di San Marco: NO MOSE. Bisogna avere il coraggio di fare scelte e credere nella tecnica», ha scritto su Twitter.


Le barriere della Basilica di San Marco

L’acqua alta arriva dopo che ieri, assieme al sindaco Brugnaro e al governatore della Regione Veneto Luca Zaia, Salvini ha partecipato all’inaugurazione ufficiale delle barriere di vetro che proteggono la basilica di San Marco dall’acqua alta. La costruzione delle paratie era stata decisa proprio in seguito all’evento catastrofico del 2019 e le barriere avevano già provato la loro efficacia lo scorso 6 novembre.

Le barriere di San Marco in funzione lo scorso 6 novembre

Allarme lungo la costa

Nel frattempo, le aree di costa non protette soffrono gli effetti della marea eccezionale portata dai caldi venti di scirocco che soffiano che soffia da Sud Est lungo l’Adriatico. In molte località turistiche della costa veneta, da Jesolo a Eraclea, passando per Sottomarina, il mare ha divorato le spiagge e abbattendosi sulle foci dei fiumi ne impedisce il deflusso, aumentando considerevolmente il rischio di esondazione nell’entroterra.

In copertina: Mose Venezia

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