Iran, le forze di sicurezza sparano sui manifestanti dopo la preghiera del venerdì: «Decine di vittime» – Il video

La strage denunciata dagli attivisti dopo le proteste di massa di oggi a Zahedan, città a maggioranza sunnita

Una nuova tragica macchia di sangue sulle proteste in Iran cominciate dopo l’uccisione della giovane Mahsa Amini. Le forze di sicurezza del regime di Teheran hanno aperto il fuoco oggi sui manifestanti scesi in piazza nella città di Zahedan, nel sudest del Paese, dopo la preghiera del venerdì. Secondo osservatori ed attivisti ci sarebbero decine di morti e di feriti. Nei numerosi video che circolano sui social media si vedono prima le immagini delle proteste massicce dei cittadini contro le autorità del Paese, anche in solidarietà con la popolazione del Kurdistan colpita negli scorsi giorni dalla dura repressione del regime. A seguire, le scene mostrano gli spari delle forze di sicurezza sui manifestanti che si danno alla fuga. «Kurdistan, Kurdistan, siamo con te», cantavano i manifestanti sfilando dopo la preghiera del venerdìa Zahedan, capitale del Sistan-Baluchistan, una delle poche città a maggioranza sunnita nel Paese a maggioranza sciita. E ancora, inveendo contro la guida suprema di Teheran, l’Ayatollah Ali Khamenei: «Curdi e Baluci sono fratelli, assetati di sangue del leader». Poco dopo, la repressione armata delle forze di sicurezza.


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