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Cristiano Ronaldo rivuole i 20 milioni promessi dalla Juve, il portoghese passa alle vie legali

04 Dicembre 2022 - 11:14 Redazione
juventus inchiesta plusvalenze ronaldo
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CR7 non avrebbe mai ricevuto gli stipendi arretrati riportati nella ormai famosa «Carta di Ronaldo», che nelle intercettazioni allarma i dirigenti bianconeri

Non è tipo da restare in attesa troppo a lungo Cristiano Ronaldo, né in campo né tantomeno quando si tratta di crediti da riscuotere come nel caso di quelli che vanterebbe ancora con la Juventus. L’attaccante portoghese si è affidato a un avvocato per chiedere alla procura di Torino una copia degli atti dell’inchiesta sul club bianconero «avendone interesse». Il nome di CR7 compare infatti più volte nelle carte, citato nelle telefonate intercettate dei dirigenti bianconeri quando si parla di una «carta di Ronaldo». Ne parla per esempio il capo dell’ufficio legale del club, Cesare Gabasi, come riporta il Corriere della Sera, quando discute con il ds Federico Cherubini: «Non arriverei all’estremo (…) di fare una causa, perché poi quella carta lì che loro devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi (…) nel nostro bilancio».

La «carta di Ronaldo»

Gli inquirenti in un file excel nominato «Cr7 cartellina.xlsx» hanno trovato la contabilità precisa degli stipendi dovuti al giocatore per la manovra stipendi 2019-2020 e quella 2020-2021 per un totale di 29.322.499,33 euro. A Ronaldo spetterebbero ancora 19,975 milioni netti. Si tratterebbe di stipendi arretrati che la società bianconera avrebbe dovuto versare anche dopo il passaggio al Manchester United, così come pattuito con buona parte della prima squadra. Quegli emolumenti però sarebbero stati condizionati alla permanenza dello stesso Ronaldo al Manchester, da cui ormai ha divorziato. Un dettaglio che avrebbe avuto più di una controindicazione, come emerge da altre intercettazioni:

Legare…alla permanenza lì! Non è certificabile oggi perché c’è un mercato in mezzo e quindi il revisore non può dire che lui sicuramente resterà lì.

Ed è su quella circostanza che tornano le parole di Gabasio:

Quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? (…) quindi sai se salta fuori (…) ci saltano alla gola tutto sul bilancio, i revisori e tutto (…) poi magari dobbiamo fare una transazione finta.

La promessa della Juve

Di «carta di Ronaldo» in realtà ce ne sarebbero tre, come spiega la Gazzetta dello Sport. Si tratta delle «side letter» che avrebbero fatto da garanzia del credito dei giocatori nei confronti della società, poi sequestrate lo scorso marzo nello studio dell’avvocato Federico Restano. Ci si arriva dopo che la Juve, a fronte della crisi economica per la pandemia, per il 2020 e il 2021 trova un accordo prima collettivo e poi con i singoli giocatori per rinviare il pagamento di alcune mensilità. Il patto prevede che i pagamenti sarebbero avvenuti anche in caso di cessione. Per la seconda manovra stipendi non tutti firmano. Tra chi lo fa, anche contro i consigli dei propri procuratori che dubitano della legalità di quelle scritture private, ci sono Chiellini, Cuadrado e Ronaldo. Per ogni giocatore ci sono tre carte, mai depositate presso la Lega o la Figc: una è la lettera accompagnatoria, con il premio integrativo per il giocatore, e l’impegno a «consegnare entro il 31 luglio 2021 l’accordo premio integrativo ritrascritto su moduli federali». Poi c’è l’accordo integrativo, con un bonus per il 2021-22 e 2022-23 per chi sarebbe rimasto alla Juve. E infine la scrittura integrativa, con cui la società si impegnava a versare il bonus come «incentivo all’esodo» in caso di cessione. Ed è quella la carta che più riguarda Ronaldo, ceduto poi al Manchester United.

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