Sostenibilità e innovazione, nasce “Eniverse” per valorizzare il patrimonio tecnologico (e fare la differenza per l’ambiente)

in collaborazione con Eni

Come innovare nell’ottica di una transizione equa ed ecologica? Lo abbiamo chiesto a Laura D’Angelo, Strategy Director di Eniverse

«Giovane, agile e ambiziosa». Queste caratteristiche scorrono nel Dna di un nuovo progetto innovativo e ad alto potenziale tecnologico che ha ideato Eni e che prende il nome di Eniverse. A descriverlo è la Strategy Director della società, Laura D’Angelo, che spiega come l’obiettivo sia «creare venture e valorizzare il patrimonio tecnologico interno ed esterno». Eniverse, infatti, mette a sistema la ricerca e le competenze interne con l’imprenditorialità delle realtà esterne più innovative. La società nasce come ulteriore tassello  «a supporto del sistema paese», sottolinea D’Angelo, e intende farlo guardando a tre elementi chiave: il contributo alla crescita imprenditoriale dell’Italia, il supporto effettivo all’innovazione tecnologica collaborando con l’eccellenza della ricerca e, infine, creare valore ideando nuovi prodotti, a partire dalle tecnologie, che abbiano uno sviluppo nel breve termine. Facendo tesoro dell’esperienza dell’azienda, Eniverse ha deciso di focalizzarsi nell’individuare, far nascere e sviluppare iniziative imprenditoriali che vadano nella direzione della cosiddetta Just transition, ovvero la transizione giusta (ed equa).


Obiettivo transizione equa ed ecologica

La transizione equa è un obiettivo della contemporaneità ed è promosso anche dai fondi dell’Unione europea affinché si riesca a far fronte alle grandi sfide socio-economiche che derivano dalle necessità ambientali. Questo meccanismo sostiene l’uscita dalla dipendenza dai combustibili fossili. Meccanismo che Eni abbraccia in toto lavorando per entrare nel processo di raggiungimento della neutralità carbonica, presente anche nei principi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e negli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima. Per Eni, sviluppo significa «lavorare per consentire un accesso a risorse energetiche che sia equo e sostenibile. E in questo Eniverse ha la sua massima ispirazione», ci tiene a evidenziare D’Angelo. «Il nostro obiettivo – aggiunge – è favorire la promozione di nuove iniziative imprenditoriali che siano ad alto potenziale tecnologico e che esplorino nuovi mercati, ma dialogando con la just transition».


Innovazione e ambiente: «La tecnologia può fare la differenza»

«L’innovazione è fondamentale per la tutela dell’ambiente», chiarisce subito la Strategy Director di Eniverse. «Se oggi vogliamo innovare il nostro modo di vivere il Pianeta, e quindi di conseguenza l’ambiente, i prodotti e i servizi non possono prescindere dall’elemento tecnologico», prosegue D’Angelo ribadendo a più riprese che la tecnologia, a suo avviso, «è l’unica grande leva su cui puntare per fare la differenza». Ed Eniverse nasce proprio nell’ottica di (ri)pensare una tecnologia che «sia a servizio dell’uomo e non superi lo stesso». Per questo, D’Angelo tiene a sottolineare come tutte le attività di Eniverse prendano il via a partire dalle competenze maturate da Eni nei settori ingegneristici e scientifici. Dietro i prodotti tecnologici, però, ci sono persone e idee. In virtù di questo, nell’innovazione di Eniverse viene posto al centro il supporto dei giovani talenti che «abbiano voglia di costruire e rafforzare il sistema imprenditoriale nascente italiano».