Letta si congeda alla Camera da segretario del Pd: «Caso Qatar scandaloso. Pronti a costituirci parte civile nel processo» – Il video

Il leader uscente ringrazia il gruppo parlamentare per il sostegno e passa il testimone ideale «al prossimo segretario o segretaria»

Intervenendo oggi 13 dicembre alla Camera nel dibattito in vista del Consiglio europeo, Enrico Letta si è congedato dall’Aula da segretario del Pd, carica da cui è dimissionario dopo la sconfitta alle elezioni del 25 settembre. «Quello di oggi è per me l’ultimo intervento da segretario del mio partito», ha svelato Letta aprendo il suo discorso. «Il nostro partito è impegnato in un congresso importante: dopo di me arriverà un segretario o una segretaria», ha proseguito, facendo riferimento alla sfida alle porte per la sua successione tra il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e la deputata ed ex europarlamentare Elly Schlein. Quindi l’omaggio ai colleghi tra i banchi di Montecitorio: «Voglio cogliere l’occasione per ringraziare qui il mio gruppo parlamentare per il lavoro impotante di questi mesi e per il sostegno che non mi ha mai fatto mancare». Nel suo intervento, Letta ha poi ribadito il sostegno all’Ucraina e chiesto al governo-Meloni e all’Europa di non interrompere questa linea d’azione, nonostanze i segnali di stanchezza che – ha osservato – si percepiscono nell’opinione pubblica. Mentre a Bruxelles infuria lo scandalo sulle presunte tangenti versate dal Qatar per corrompere parlamentari europei e altri personaggi influenti della politica Ue, Letta ha speso anche parole nette sull’inchiesta che coinvolge esponenti italiani di centrosinistra. «C’è bisogno di una Europa autorevole e forte e le notizie dell’inchiesta che abbiamo ascoltato raccontano altro, raccontano qualcosa di scandaloso e inaccettabile. Quelle vicende fanno un danno gravissimo all’Ue e alla democrazia: un danno a noi, ai nostri ideali. Quella non è la nostra Europa: la nostra Europa è quella della purezza degli ideali e del coraggio di David Sassoli», ha detto il segretario uscente. Fonti del Pd contattate da Ansa hanno poi precisato che il partito si considera parte lesa nella vicenda ed è pronto a costituirsi parte civile nel caso si aprisse anche in Italia un filone processuale.


Foto: ANSA/ETTORE FERRARI
Video: Agenzia Vista


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