Sara Tommasi, tutti assolti nel processo per stupro di gruppo

La violenza risalirebbe a settembre 2012. Gli imputati erano il suo ex manager De Vincenzo, il produttore Matera, il regista Bellocchio e gli attori Zulli e Papali

Tutti assolti gli imputati accusati di violenza sessuale ai danni di Sara Tommasi. A stabilirlo è stato il Tribunale di Salerno dopo un processo lungo 9 anni. La showgirl aveva denunciato cinque uomini per uno stupro che sarebbe avvenuto tra il 18 e il 21 settembre 2012 quando, stando al suo racconto di allora, venne convinta dal suo ex manager Federico De Vincenzo e dal produttore Giuseppe Matera a andare in un agriturismo a Buccino per un set fotografico per un calendario di beneficenza. Qui sarebbe stata prima drogata e poi violentata. E la scena sarebbe stata ripresa contro la sua volontà e diffusa online. Oltre a De Vincenzo e Matera, gli altri a processo erano gli attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali e il regista Max Bellocchio. In particolare, il produttore Matera venne condannato nel 2014 a due anni e dieci mesi con rito abbreviato e la sentenza fu confermata in appello. Sara Tommasi in quegli anni era diventata molto nota alle cronache perché protagonista di una serie di film hard.


Il commento di Tommasi: «Non ero lucida»

Nel corso del processo sono state raccolte diverse testimonianze, tra cui la madre della showgirl che ha sostenuto di aver chiesto esplicitamente «in ginocchio» a De Vincenzo di non portare la figlia a Buccino per via dei suoi problemi mentali. Tra le deposizioni anche il padre Michele Barone. Contattata da Fanpage, Sara Tommasi ha commentato la sentenza dicendo che la accetta, ma non la condivide. «In quel periodo io non stavo bene e questo è un dato di fatto. Era palese che non fossi capace di intendere e di volere, tanto che fui sottoposta a un TSO. Come detto, non condivido perché, in quel periodo, sicuramente avevo bisogno di aiuto e non di essere coinvolta in quel generi di lavori». E ha concluso sottolineando che ora è «una donna nuova, cambiata, fiera di me stessa. Ho conosciuto l’Inferno e non mi è piaciuto. Ora voglio solo dimenticare il buio, preferisco vivere al sole».


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