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Morte di Mihajlovic: così le parole di Lotito hanno fatto breccia negli ambienti No vax

20 Dicembre 2022 - 14:58 David Puente
Dai social come Twitter ai canali Telegram, ecco come poche parole di un personaggio noto possono attivare un effetto a catena della disinformazione

Le parole del senatore di Forza Italia e presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito hanno fatto discutere in questi giorni. La morte di Sinisa Mihajlovic e lo stato di salute di Gianluca Vialli sono due esempi citati da Lotito, il quale fa intendere che le due situazioni «potrebbero essere legate» e pone il dubbio sui vaccini: «servono e vanno fatti, ma nessuno sa quello che potranno determinare in futuro». Tale ragionamento ha permesso al patron della Lazio di diventare una fonte di ispirazione per la propaganda No vax. Lotito chiarisce di non essere affatto un esperto («non voglio fare l’esperto»), come non lo è affatto Red Ronnie che sui vaccini nel 2016 aveva scatenato una bufera ritenendo «demenziale» l’obbligo vaccinale per i bambini. Che siano i vaccini o qualunque altro tema di interesse, basta che un personaggio famoso e seguito ponga un dubbio o “condanni” con estrema sicurezza un prodotto si scatena l’inferno. Sul tema della salute, ancora peggio.

Uno dei tweet dove un utente che sfrutta le dichiarazioni di Lotito.

Non solo utenti, il tema è stato cavalcato anche dai siti web del settore No Vax come “Eventi Avversi” che titola così: «Lotito: “Mihajlovic e Vialli, troppe malattie tra i giocatori. Bisogna approfondire”».

Ci è bastata una semplice ricerca su Telegram per individuare diversi canali che riportano le dichiarazioni di Lotito come una sorta di “risveglio delle coscienze”. All’interno abbiamo notato che lo stesso sito “Eventi Avversi” aveva pubblicato un altro articolo, ma questa volta con un titolo diverso: «Lotito su Mihajlovic: “Va capito cosa sta causando tutte queste malattie”. Iniziano a vacillare le certezze?».

Tra le condivisioni social troviamo qualcosa in più. Sul tema è intervenuto anche Giulio Tarro, già noto a Open Fact-checking per diverse dichiarazioni fuorvianti sul tema Covid-19 (ne parliamo qui e qui).

Il tweet dove Tarro condivide l’intervista.

Secondo il medico, bisognerebbe «esaminare il quadro oncologico del paziente e valutare com’era prima che gli venissero somministrati i vaccini». Sia chiaro che entrambi gli ex calciatori, Mihajlovic e Vialli, erano a conoscenza dei rispettivi mali da ben prima della pandemia (l’ex juve lo sa dal 2017).

A rilanciare Tarro ci pensa anche l’europarlamentare Francesca Donato.

Nel suo intervento, dove l’articolo fa chiaro riferimento alle vaccinazioni, Tarro pone in correlazione «l’NRA messaggero del coronavirus» e la presunta alterazione del DNA con un «precipitare» delle diagnosi precoci dei tumori. Un’associazione che però non trova fondamento, in quanto le diagnosi precoci erano fortemente diminuite in seguito all’inizio della pandemia, come possiamo notare dal seguente grafico riportato dal report 2022 di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) relativo all’«incidenza di nuove diagnosi di tumore nel 2020 rispetto al 2019 per sede e sesso».

Dopo svariate teorie infondate sui vaccini anti Covid-19, che secondo la comunità No vax conterrebbero grafene, dispositivi bluetooth o parassiti, o che sarebbero capaci di renderci luminescenti, sterili o appositamente creati per sterminare l’umanità, il caso dei tumori è senz’altro uno dei cavalli di battaglia. Di recente abbiamo spiegato, in un articolo di Open Fact-checking, come due screenshot di due articoli di Reuters e CNN siano stati associati per sostenere che ci sia stato un aumento dei casi di tumore a causa dei vaccini: leggendo gli articoli si scopre che non c’era alcuna correlazione. Se basta uno screenshot ad attivare la diffusione della disinformazione No vax, figuratevi un senatore e Presidente di una squadra calcistica a seguito del decesso di un giocatore famoso come Mihajlovic, purtroppo malato ben prima dell’arrivo dei vaccini anti Covid-19.

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