Tour de France, partenza italiana nel 2024: il via alla corsa da Firenze – Il video

L’annuncio del direttore della Grande Boucle, che svela il retroscena: a lanciargli l’idea fu in piena pandemia l’ex premier ed ex sindaco Matteo Renzi

Per la prima volta nella sua storia centenaria, il Tour de France partirà dall’Italia. La 111esima edizione, quella in programma a luglio 2024, inizierà infatti da Firenze, e includerà le tre tappe italiane di Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino. Il percorso si concluderà a Nizza. «Il Tour è partito da tutti i Paesi confinanti con la Francia. È partito addirittura sei volte dall’Olanda, che non ha un confine comune con la Francia. Ma non è ancora mai partito dall’Italia. C’è una sorta di incongruenza che scomparirà», ha dichiarato all’agenzia di stampa francese Afp Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, ricordando poi come a lanciargli l’idea nel 2020 fu l’ex premier Matteo Renzi. «Alla fine di marzo del 2020, in piena pandemia, Renzi mi inviò una foto della sua città con questa didascalia: “Firenze vuota, deserta, ma così bella. Non ho dimenticato il sogno della grande partenza. Dopo la pandemia, riparliamone”. Da lì è nato tutto», racconta Prudhomme, oggi a Firenze insieme al sindaco Dario Nardella e al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini per formalizzare l’annuncio del Grand départ.


«Con Nardella abbiamo inseguito un sogno e grazie a Prudhomme siamo riusciti a realizzarlo», ha commentato Bonaccini a margine dell’annuncio. Che definisce l’occasione «formidabile», in quanto «attraverso il Tour e i campioni ci sarà la possibilità di mostrare il nostro paese, le nostre bellezze e le nostre eccellenze». Il Tour in Italia, ha aggiunto il governatore, «sarà una grande festa popolare. Insieme alle Olimpiadi e ai Mondiali di calcio il Tour è una delle tre manifestazioni sportive più seguite al mondo». Gli ha fatto eco il primo cittadino del capoluogo toscano: «La bici ci ha portato fortuna, perché quando abbiamo fatto la presentazione del tandem per il congresso non pensavamo che avremmo raggiunto questo risultato». «Speriamo che sia una bella pedalata – ha concluso Nardella -: ovviamente quella del congresso è difficile perché siamo noi a dover pedalare, nel Tour de France toccherà ai ciclisti veri». Il direttore della Grande Boucle ha infine sottolineato che «l’Italia è un grande Paese di ciclismo, un Paese appassionato, un Paese magnifico, un Paese che ci offrirà la bellezza dei propri paesaggi (…) Tutti i tipi di corridori sono interessati a questa prima grande partenza nella storia del Tour de France in Italia».


Video: Twitter / Dario Nardella

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