Ratzinger, il tribunale tedesco cerca gli eredi: va avanti l’inchiesta sull’insabbiamento del caso di pedofilia

Il tribunale di Traunstein starebbe accertando l’esistenza di eredi del Papa emerito che dovranno rispondere della denuncia su un presunto caso insabbiato dall’allora vescovo di Monaco

L’indagine a carico di Joseph Ratzinger in Germania proseguirà anche dopo la morte del papa emerito Benedetto XVI. Come ha confermato la portavoce del tribunale di Traunstein all’Ansa, Andrea Titz: «Il procedimento andrà avanti a carico degli eredi», anche se lo stesso tribunale ammette che si dovrà accertare se esistano o meno gli eredi del pontefice scomparso il 31 dicembre all’età di 95 anni. Contro il Papa emerito aveva sporto denuncia in sede civile il 22 giugno scorso, un 38enne della Baviera che ha affermato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte del prete pedofilo Peter H e accusato, inoltre, Ratzinger di essere «a conoscenza della situazione», ma «di non aver fatto abbastanza». All’epoca dei fatti, il 38enne, che si faceva chiamare dai media tedeschi Julian Schwarz, aveva tra gli 11 e i 12 anni quando don Peter gli mostrò dei video porno e abusò di lui sessualmente. «Il prete ha praticamente fatto addormentare l’intera comunità – aveva denunciato l’uomo – e ha venduto molto bene la sua versione», secondo cui un pastore non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere. Con la denuncia presentata in Tribunale, l’allora avvocato di Julian chiedeva la valutazione di un’eventuale risarcimento danni per l’abuso sessuali subito all’epoca dal suo assistito. Nelle carte presentate era inoltre stato inserito anche un rapporto sugli abusi stilato dallo studio legale di Monaco Wsw, oltre che una sentenza del tribunale ecclesiastico sul caso di padre Peter H. Ora l’oggetto dell’inchiesta è capire se Joseph Ratzinger, all’epoca arcivescovo di Monaco, sia stato responsabile dell’occultamento dei casi di abuso. L’ultimo atto di questa vicenda risale all’8 novembre scorso, quando lo stesso Papa emerito aveva annunciato di volersi difendere dalle accuse del 38enne della Baviera.


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