Ivan Orfei aggredito dalla tigre, il padre a chi gli augurava di morire: «Dove erano gli animalisti quando eravamo in lockdown?»

Il domatore 31enne, intanto, migliora: domani uscirà dall’ospedale e assicura che «tornerà a lavorare con le tigri»

Ivan Orfei è pronto a lasciare l’ospedale. Lo farà domani, 4 gennaio. A dirlo all’Ansa è Lino Orfei, padre del domatore di 31 anni aggredito da una tigre, nel Leccese, durante uno show circense. «Ha solo qualche ferita ma gli è andata bene. Gli sbagli in gabbia si pagano, come i movimenti sbagliati. La tigre che l’ha aggredito voleva solo giocare, lui gioca spesso con quell’animale. È stato graziato». Il momento dell’aggressione è stato ripreso da alcuni spettatori e i video sono diventati virali in rete. La platea dei social si è divisa a metà, tra chi ha augurato una pronta guarigione al domatore e chi, soprattutto tra gli animalisti, ha auspicato la sua morte. «Questi sarebbero gli animalisti? Non so. Dov’erano quando – a causa del lockdown -, siamo stati fermi per otto mesi a San Michele Salentino? Nessuno di loro si è preoccupato di venire a dare da mangiare agli animali».


Il numero con le tigri, conclude Lino Orfei, «al momento è sospeso perché manca il domatore. Quando Ivan uscirà dall’ospedale, faremo una riunione di famiglia e decideremo insieme cosa fare». Intanto, il giovane di 31 anni annuncia: «Non vedo l’ora di rimettermi in pista. È stata una semplice litigata di gelosia con lei che è una femminuccia – racconta sempre all’Ansa -. Sono sicuro di una cosa – aggiunge -. Se la tigre avesse voluto farmi del male, lo avrebbe fatto sicuramente. Di questo ne sono certo. Una volta preso il polpaccio avrebbe potuto continuare benissimo, invece, non lo ha fatto». Il 31enne è sottoposto a terapia antibiotica, che continuerà anche dopo le dimissioni dall’ospedale. «A quelli che mi hanno augurato la morte, che ritengo persone stupide, neanche rispondo. Non capisco tutta questa cattiveria. Ai tanti che pensano che l’animale sia stato abbattuto, posso assicurare che non è cosi. Noi – conclude – stiamo facendo gli spettacoli tutti i giorni. Anche la tigre che, diciamo, mi ha aggredito, si fa vedere per dare un segnale al pubblico che sta con noi e sta benissimo».


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