Abigail Dresner: il giallo nella storia della turista israeliana accoltellata alla Stazione Termini

Sulla vicenda indagano i funzionari di Tel Aviv. Il mistero del video dell’aggressione rubato. E l’ipotesi dell’elemosina negata

C’è un giallo nella storia della turista israeliana accoltellata alla Stazione Termini a Roma. La 24enne, che si chiama Abigail Dresner e vive a Tel Aviv, ha reagito prontamente all’aggressione dell’uomo. Mentre lui sembra aver colpito non per rapina, ma proprio per uccidere. E per questo gli inquirenti puntano sul bagaglio della cittadina israeliana: oltre a uno zaino rosso, aveva con sé una borsa con caratteri ebraici. Il logo centrale “Schkedia” indica un produttore di cereali. Per questo dietro l’aggressione potrebbero esserci motivi razziali. Ma non solo: proprio il video mostra che la ragazza si è difesa non appena l’uomo ha colpito per la prima volta. E anche se adesso è ricoverata con una perforazione del fegato, proprio la reazione le ha salvato la vita. Mentre sulla vicenda, fa sapere Il Messaggero, indagano anche i funzionari dell’ambasciata e i servizi segreti di Tel Aviv.


L’ipotesi dell’elemosina negata

«Non so chi sia, non conosco chi mi ha aggredito», ha detto la ragazza prima di finire al Policlinico Umberto I. Dove è ricoverata in condizioni serie ma stabili. Non ha notato nessuno che la seguisse, ha sostenuto davanti agli inquirenti Intanto la polizia sta analizzando le telecamere della zona. L’obiettivo è capire se tra l’aggressore e la giovane ci siano stati contatti prima delle coltellate. Al momento la Procura esclude che l’episodio sia riconducibile al terrorismo. A piazzale Clodio il fascicolo di indagine è per tentato omicidio. Agli atti, oltre al racconto della vittima e di alcuni testimoni, una informativa della Polfer che ha ricostruito i contorni della vicenda. Tra le piste anche quella di un clochard, uno dei tanti che gravitano nella zona della stazione, che avrebbe aggredito la turista dopo un suo “no” alla richiesta di denaro per aiutarla ad acquistare il biglietto.


I misteri del video rubato

C’è anche un mistero che riguarda il video che ritrae l’aggressione. L’edizione romana di Repubblica fa sapere che il filmato è finito sui social network subito dopo l’aggressione. Il primo a pubblicarlo, secondo le prime indagini, è stato un profilo Facebook intestato a D.S. Che ha pubblicato le immagini insieme allo status «Benvenuti alla Stazione Termini». Si tratta di due filmati identici di 22 e 24 secondi. E sembrano realizzati con un cellulare che riprende le immagini delle telecamere di sorveglianza. Alla stazione ci sono due sale di sorveglianza. Una è delle Ferrovie dello Stato, l’altra della Polizia Ferroviaria. E ora gli investigatori cercano di capire come sia andata la storia del leak. Intanto in ospedale, oltre al personale dell’ambasciata, Abigail Dresner è stata raggiunta anche dalla madre e dal fidanzato. «Ora vuole solo dimenticare questa brutta esperienza», si limitano a dire. Il portavoce del ministero degli esteri di Tel Aviv, Lior Hayat , afferma di non sapere «quale sia lo sfondo di questo episodio».

Leggi anche: