Guai sul tesseramento di Cristiano Ronaldo, l’intoppo che frena l’esordio con l’Al-Nassr

C’è ancora da aspettare per la prima partita in Arabia Saudita di CR7, che non è ancora un giocatore tesserato con il club di Riad

Dovrà attendere la prima partita ufficiale di Cristiano Ronaldo all’Al-Nassr. Il club «non lo ha tesserato perché non c’è più posto per i giocatori stranieri». A rivelarlo sono fonti interne al club ad Afp, citata da France24, che spiega come secondo le regole della lega, per ciascuna squadra non possano essere iscritti più 8 giocatori stranieri. E Cr7 è il nono del club di Riad. Il campione portoghese aveva affermato di voler iniziare a giocare il prima possibile, dichiarandosi pronto a scendere in campo già stasera contro l’Al Ta’ee. La partita, però, è stata rinviata a causa – spiega l’Al-Nassr – «a causa della forte pioggia e delle condizioni meteorologiche che stanno mettendo a dura prova l’impianto elettrico dello stadio». La soluzione, adesso, è una sola, spiega la fonte: «Un giocatore straniero deve andarsene per lasciare spazio a Ronaldo. Qualcuno dovrà essere venduto, o dovrà esserci una rescissione consensuale di contratto». Tra i giocatori stranieri in forze all’Al-Nassr ci sono il portiere colombiano ex Napoli David Ospina e l’attaccante camerunense Vincent Aboubakar, ma pare sarà il centrocampista uzbeko Jaloliddin Masharipov a fare spazio a Cr7. Le trattative per vendere Masharipov «sono già in corso ma non sono ancora in fase conclusiva», ha confermato la fonte dell’Afp.


La presentazione e il ruolo da ambasciatore

Già da qualche giorno, Cristiano Ronaldo è un giocatore del club saudita Al-Nassr, che si è aggiudicata le prestazioni del 5 volte pallone d’oro grazie a un compenso che sfiora i 200 milioni di euro a stagione. Nel corso della sua presentazione ha dichiarato di aver scelto l’Arabia Saudita «per sviluppare non solo il calcio ma anche la cultura di questo paese fantastico». In questo ambito rientra la particolarità del suo contratto. Ronaldo, infatti, dopo due stagioni e mezza da giocatore dell’Al-Nassr, cambierà ruolo. Diventerà ambasciatore dell’Arabia Saudita per aiutare il Paese ad aggiudicarsi l’organizzazione dei Mondiali del 2030, per la quale concorre assieme a Egitto e Grecia.


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