Messico, il giudice sospende l’iter di estradizione negli Stati Uniti di Ovidio Guzmán

La decisione è stata presa «per tutelare la libertà personale e affinché non sia consegnato al governo degli Stati Uniti né a quello di nessun altro Stato», si legge nella risoluzione del magistrato

Sospesa l’estradizione negli Stati Uniti del narcotrafficante Ovidio Guzmán-Lopez, arrestato ieri – 5 gennaio – nella cittadina di Culiacan. Un giudice federale messicano ha concesso a El Ratón, leader del cartello di Sinaloa e figlio di El Chapo Guzmán, una sospensione del processo di estradizione negli Usa, dove dovrebbe essere processato per associazione per delinquere per il trasferimento negli Stati Uniti di grandi quantitativi di cocaina, marijuana, anfetamine, metanfetamine e altre droghe sintetiche. Nella sua risoluzione il magistrato, citato dal quotidiano messicano El Universal, «ha decretato la sospensione d’ufficio delle procedure di deportazione, espulsione e estradizione dell’imputato, in modo che non siano eseguite e la persona interessata resti nel luogo in cui è a disposizione di questo tribunale». La decisione è stata presa «per tutelare – si legge – la libertà personale e affinché non sia consegnato al governo degli Stati Uniti né a quello di nessun altro Stato». Il magistrato messicano ha inoltre concesso a Ovidio Guzmán la sospensione dell’isolamento e «l’autorizzazione a comunicare con i parenti o incontrare i difensori designati». Tuttavia, il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard, aveva indicato in mattinata che presumibilmente gli Stati Uniti avranno bisogno di un periodo di tre-sei mesi per presentare la documentazione riguardante il processo di estradizione.


Leggi anche: