Scontri sull’A1, l’ipotesi di un appuntamento tra i tifosi di Roma e Napoli. Gualtieri e Manfredi: «No a una violenza senza senso» – I video

L’episodio ha causato 15 km di coda a partire da Valdichiana in direzione Firenze: un tifoso è rimasto ferito in modo lieve da un’arma da taglio

L’area di servizio Badia al Pino sull’Autostrada del sole, nell’aretino, è stata teatro di scontri tra i tifosi della Roma e del Napoli: lanci di sassi e lacrimogeni, in seguito ai quali un tifoso romanista è rimasto ferito in modo lieve da un’arma da taglio. Si sarebbe recato autonomamente presso l’ospedale San Donato di Arezzo. Il traffico sarebbe inoltre stato bloccato dalla polizia, per scongiurare ulteriori situazioni di pericolo. Secondo quanto riportato dal sito ufficiale di Autostrade per l’Italia, l’episodio ha causato 15 km di coda a partire da Valdichiana e in direzione del capoluogo toscano, tra Monte San Savino e Arezzo.


L’episodio è stato duramente condannato dai sindaci delle rispettive città. «Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Roma e Napoli sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso», ha scritto il primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri su Twitter, in un messaggio congiunto con l’omologo di Napoli Gaetano Manfredi, che ha rilanciato il medesimo testo sul suo profilo.


All’indignazione dei primi cittadini si è unita quella del vicepremier e ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, che sui social ha subito commentato: «Questi non sono tifosi. Autostrada chiusa e viaggiatori italiani bloccati? Paghino tutti i danni di tasca loro, e mai più allo stadio».

Le prime ricostruzioni

Dalla Questura di Arezzo emerge l’ipotesi che tifosi di Napoli e Roma si fossero dati appuntamento in un’area di servizio nel tratto aretino dell’A1. I primi erano infatti diretti a Genova per la sfida contro la Sampdoria in programma alle 18, mentre i secondi sono attesi a San Siro per la partita delle 20.45 contro il Milan. Proprio per il timore di scontri il servizio di ordine pubblico era stato potenziato intorno all’area di servizio di Badia al Pino e all’autogrill Arno. I tifosi coinvolti sono state fatti ripartire, e i loro mezzi sono stati posti sotto scorta. La Digos di Arezzo nel mentre sta analizzando le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza per risalire ai responsabili di quanto accaduto e accertare l’identità delle persone coinvolte.

Il ricordo di Gabriele Sandri

L’area di servizio di Badia al Pino è la stessa dove, l’11 novembre 2007, venne ferito a morte il tifoso della Lazio Gabriele Sandri. A ucciderlo fu il colpo di pistola che sparò l’agente Luigi Spaccarotella, nel tentativo di porre fine agli scontri tra tifosi biancocelesti e juventini. Il proiettile colpì il 26enne, che in quel momento stava aspettando alcuni amici nell’area di servizio, insieme ai quali avrebbe raggiunto Milano per il match Inter-Lazio.

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