La tavola più cara d’Europa è quella di Viktor Orbán. Ungheria con inflazione record, quasi tutta alimentare

Dal latte alle uova, dal pane alla carne, prezzi alle stelle a Budapest nell’ultimo anno. La banca centrale punta il dito contro il tetto stabilito dal governo

L’Ungheria di Viktor Orbán ha secondo Eurostat l’inflazione annua più alta di tutta Europa, con il 23,1% secondo l’ultima rilevazione. Come tutti i paesi a spingere l’indice dei prezzi c’è l’energia in conseguenza della guerra in Ucraina. Ma l’Ungheria nella classifica dei rincari per elettricità, gas e carburanti, pur registrando un aumento annuo dei prezzi del 66,1%, è solo al quinto posto in una classifica dominata dall’Italia con il suo +130,1%. È invece da tutti i generi alimentari che viene l’inflazione record che sta mettendo nei guai il governo di Orbán. L’Ungheria è prima in Europa per rincari in ogni settore alimentare. Il balzo record dei prezzi lo hanno fatto le uova, con un +102,9% annuo (al secondo posto la Repubblica ceca con +71,9%). Ma è prima anche per rincari su latte e derivati (+75,3%), su pane e cereali (+64,4%), sulla verdura (+38,7%), sulla carne (+39,6%), sul pesce (+36,6%), sulla frutta (+29,4%), sulle bevande analcoliche (+34,1%) come su quelle alcoliche (+19,7%).


Allestire una tavolata è diventato un lusso per le famiglie ungheresi, e la sola cosa che non costa molto più di prima è la tovaglia, visto che per i tessuti i rincari sono assai contenuti e l’Ungheria si trova nella metà bassa della classifica europea dei prezzi secondo Eurostat. Secondo la banca centrale ungherese MNB nel suo ultimo rapporto sull’inflazione a fine dicembre questo rialzo anomalo dei prezzi su alcuni generi sarebbe conseguenza diretta della scelta del governo Orbán di mettere un tetto su alcuni generi, iniziando proprio dai prodotti dell’energia. Dove non c’è il tetto i prezzi sono fluttuati liberamente, con i rincari record che oggi rendono una vera fatica mettere insieme il pranzo con la cena.


Foto: EPA/ROBERT GHEMENT

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