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Ucraina, assedio russo a Soledar col gruppo Wagner. Gli Ucraini: «Non contiamo più i morti»

11 Gennaio 2023 - 13:29 Redazione
Peskov, il portavoce del Cremlino, ha affermato che la Russia «non ha fretta» a dichiarare la vittoria nella città ucraina

Il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha dichiarato che le truppe aviotrasportate russe hanno circondato le forze ucraine nella cittadina ucraina di Soledar, nel Donbass, e ora le starebbero bombardando. La cittadina, secondo quanto sostiene Mosca, sarebbe bloccata a nord e a sud. La «criticità» della situazione trova conferma nella testimonianza di un soldato ucraino della 46a brigata mobile aerea: alla Cnn ha spiegato che il bilancio delle vittime è ora così alto che «nessuno conta i morti». Ha poi confessato: «La situazione è critica. Difficile. Stiamo tenendo fino all’ultimo». Ma, ha aggiunto, «tutti capiscono che la città sarà abbandonata. Lo capiscono tutti. Voglio solo capire qual è il motivo (di combattere casa per casa). Perché morire, se le lasceremo comunque oggi o domani? Quella che oggi era la nostra casa, il giorno dopo diventa quella dei Wagner».

Le ultime dichiarazioni fanno infatti seguito a quanto già rivendicato dai mercenari russi del Gruppo Wagner. Yevgeny Prigozhin, il “cuoco di Putin”, ieri ha annunciato su Telegram: «Unità della compagnia militare privata Wagner hanno preso l’intero territorio di Soledar sotto il suo controllo. Il centro cittadino è stato circondato e si combatte una guerra urbana. Il numero dei prigionieri sarà annunciato domani». Ma l’esercito ucraino aveva smentito. «I russi dicono che Soledar è sotto il loro controllo, questo non è vero», era stata la risposta del rappresentante del gruppo orientale delle forze armate dell’Ucraina Serhiy Cherevaty come riporta Ukrainska Pravda. «Sembra che l’ubicazione di Prigozhin non sia vera, e non si trova nelle miniere di Soledar», sosteneva Kiev. In risposta, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia «non ha fretta» a dichiarare la vittoria a Soledar. «Aspettiamo i rapporti ufficiali, ma c’è una dinamica positiva nell’evoluzione», sono state le sue parole, citate da Ria Novosti.

L’obiettivo strategico

Ieri, 10 gennaio, il presidente Zelensky aveva detto che a Soledar e Bakhmut l’esercito ucraino stava fronteggiando gli attacchi dei russi. Prigozhin ha parlato del suo gruppo e non dell’«esercito russo» a proposito della conquista. Il che segnala il ruolo di avanguardia del battaglione nella guerra. E anche che probabilmente c’è una corsa a chi si attribuisce il ruolo principale nell’offensiva all’indomani della nomina di Lapin a capo dell’esercito di terra. L’agenzia di stampa Reuters spiega che la presa di Soledar, con le sue enormi miniere di sale, avrebbe un valore simbolico, militare e commerciale per Mosca. Le miniere si trovano nei sobborghi della città. Gli Stati Uniti hanno sostenuto che così Prigozhin potrebbe ottenere il controllo personale delle risorse. Kiev aveva detto in precedenza che il suo esercito stava mantenendo le posizioni. Resistendo agli assalti delle forze russe, alla ricerca della loro prima vittoria sul campo di battaglia per mesi.

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