La denuncia Usa: missili alla Russia anche dalla Corea del Nord. Cresce il peso del gruppo Wagner: 50mila uomini al fronte

Le rivelazioni di una fonte dell’amministrazione Biden: preoccupazione per le armi da Pyongyang e per il coinvolgimento della compagnia di mercenari

Il gruppo Wagner, la compagnia di soldati mercenari legata al Cremlino, ha fatto da tramite per acquistare una partita di armi da impiegarsi sul fronte ucraino proveniente dalla Corea del Nord. Lo rivelano fonti dell’amministrazione Usa a Reuters, in quello che viene valutato come un significativo segnale dell’espansione del ruolo del gruppo nelle dinamiche del conflitto. «Possiamo confermare che la Corea del Nord ha completato una prima consegna di armi a Wagner, che ha pagato per l’equipaggiamento», riferisce la fonte anonima, precisando che esso consisteva in razzi per la fanteria e missili. Nell’analisi americana, questa spedizione potrebbe essere solo la prima di altre secondo questo schema logistico-commerciale: provenienza dalla Corea del Nord, destinazione fronte ucraino, tramite operativo il gruppo Wagner. L’amministrazione Biden ritiene tali rifornimenti una violazione delle risoluzioni Onu e sarebbe intenzionata a portare il tema all’attenzione del Consiglio di sicurezza. La Corea del Nord si è dimostrata in grado di costruire missili balistici capaci di colpire a migliaia di chilometri di distanza, oltre che armi a corto raggio. Secondo le stime Usa, il gruppo Wagner avrebbe al momento 50 mila uomini dispiegati in Ucraina, di cui 10 mila mercenari e 40 mila detenuti appositamente liberati dalle carceri russe. Insieme all’espansione del raggio d’azione militare del gruppo, crescerebbe anche il peso e l’influenza politica del fondatore e finanziatore di Wagner, l’uomo d’affari Evgeny Prigozhin, considerato vicino al presidente Vladimir Putin.


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