Milano a 30 all’ora, Sala precisa: «Non subito e non in tutta la città»

«Credo che si debba analizzare la questione della mobilità in senso più largo», ha detto il sindaco del capoluogo lombardo

«Milano a 30 km/h non può essere l’unica soluzione. Va verificato, e gli uffici ci stanno lavorando, dove si può applicare: non su tutta la città». Così il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala ha chiarito i termini dell’orientamento del Comune a seguito dell’approvazione in Consiglio comunale di un documento che prevede l’introduzione del limite massimo di velocità di 30 chilometri all’ora in tutta la città a partire dal 1° gennaio 2024. «Al momento – ha spiegato il sindaco – è uno stimolo che ci dà il Consiglio comunale su cui sto riflettendo con attenzione». Il consiglio comunale ha, infatti, approvato martedì 10 gennaio un ordine del giorno di maggioranza, promosso proprio dalla lista-Sala, che invita la giunta a proclamare Milano “Città 30”. A frenare, per il momento, è certamente il sindaco. «Credo – ha commentato a margine del congresso della Camera del Lavoro di Milano – che si debba analizzare la questione della mobilità anche in senso più largo: ci devono essere anche altre componenti e un modo diverso di muoversi».


L’esempio delle altre metropoli

Sala non sa dire al momento «se è realistico immaginare il 1° gennaio 2024» come data di inizio della nuova policy urbana, ma conferma che il Comune sta lavorando alle nuove norme, anche tramite Amat – l’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio. Il sindaco ha inoltre aggiunto che la giunta prevede di «convocare a breve i tassisti, come anche occuparmi delle regole di accesso al centro, che è una tematica delicata». Il sindaco ha riferito che ciò che proporrà a Milano «è quanto vedo accadere nelle grandi città internazionali. Verso fine mese sarò a Londra per incontrare il sindaco e verificare quello che Londra sta facendo. La stessa operazione farò su Parigi».


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