Usa, documenti riservati ritrovati nelle residenze di Biden. McCarthy: «Indaghi il Congresso»

Intanto il Procuratore generale ha autorizzato un consulente speciale a indagare sulla vicenda

Il neo speaker della Camera Usa, Kevin McCarthy, vuole far luce sul ritrovamento di documenti “riservati” negli uffici di Joe Biden. «Il Congresso deve indagare Biden sui documenti classificati di cui era in possesso», ha detto McCarthy che ha bollato la vicenda come «un altro passo falso» del presidente degli Stati Uniti. Oltre a dieci file spuntati il 2 novembre scorso nell’ufficio di Washington e che risalivano al periodo 2013-2016, quando Biden era il vicepresidente di Barack Obama, questa mattina è arrivata la notizia del ritrovamento di un secondo lotto di documenti riservati nella sua residenza privata in Delaware da parte degli avvocati dell’inquilino della Casa Bianca. E le scoperte hanno portato a confronti inevitabili con l’indagine federale in corso sui file top secret trovati nella tenuta di Mar-a-Lago dell’ex presidente Trump, nonostante però le modalità attraverso cui sono stati recuperati questi documenti siano differenti: rispetto ai 300 confiscati a Trump in Florida, quelli di Biden sono stati infatti scoperti dai suoi avvocati e consegnati alla National Archives and Records Administration. Tuttavia, per McCarthy non basta. Lo speaker della Camera ha infatti condannato «l’uso politico della giustizia da parte dell’amministrazione» che ha utilizzato «due pesi e due misure» nella valutazione della vicenda. Non solo. Il deputato californiano ha anche criticato il presidente in carica per aver definito «irresponsabile il suo predecessore per il cattivo uso di documenti classificati quando lui sembra aver fatto lo stesso». Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto lo stesso Biden, che in conferenza stampa ha confermato la «piena cooperazione con il dipartimento di giustizia». Il presidente ha inoltre affermato che la ricerca dei suoi legali su eventuali carte classificate «si è conclusa ieri», dopo il primo ritrovamento del 2 novembre scorso, poco prima delle elezioni di Midterm.


Le indagini sui documenti

Il procuratore generale Merrick Garland ha nominato Robert K. Hur come consulente speciale per avviare le indagini sulla «possibile rimozione e conservazione non autorizzata di documenti classificati e altre carte scoperte presso il Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement e nella residenza privata del presidente Joe Biden a Wilmington, in Delaware». Hur è stato procuratore del distretto del Maryland, nominato dall’allora presidente Trump nel 2017.


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