Londra, l’agente stupratore l’ultimo scandalo di Scotland Yard: in 20 anni David Carrick ha violentato 12 donne

L’agente di servizio nell’unità speciale chiamata a tutelare a Londra palazzi del potere politico e sedi diplomatiche si è dichiarato colpevole di fronte a un tribunale di ben 49 capi d’imputazione

Sfruttava la sua posizione di agente del Metropolitan Police di Londra per adescare le vittime e abusarne sessualmente costringendole infine a rimanere in silenzio. E’ il nuovo scandalo «senza precedenti» che ha coinvolto lo Scotland Yard, il principale dipartimento investigativo del Regno Unito, dove l’agente David Carrick, arrestato nel 2021, si è dichiarato colpevole di fronte a un tribunale di ben 49 capi d’imputazione: 24 episodi di stupro nei confronti di almeno 12 donne, nonché aggressioni sessuali e molestie varie. A rivelarlo è il Guardian che spiega come i fatti contestati siano riferiti ad un arco di tempo compreso tra il 2000 e il 2021. Secondo una vicecomandante dello Scotland Yard, Barbara Gray, citata dal giornale inglese, si tratterebbe di «un caso senza precedenti nell’intera storia moderna della polizia britannica, per dimensioni e peso criminale del fascicolo d’accusa». Una vicenda per la quale nemmeno i vertici del dipartimento si sono accorti dei segnali di allarme pluridecennali sui comportamenti di Carrick, tanto da promuoverlo nel 2009 a membro di un’unità armata d’élite, ovvero un comando creato per “proteggere” figure e sedi parlamentari e diplomatiche come ad esempio le ambasciate. Segnali che avrebbero «potuto permetterci di fermarlo» prima, ha rimarcato Gray.


«Quest’uomo – ha fatto eco il procuratore della corona, Jaswant Narwal – ha rivestito un ruolo in cui era responsabile di proteggere il pubblico, ma nella sua vita privata ha fatto esattamente il contrario degradando, sminuendo, assaltando e violentando varie donne, in un crescendo di crimini sempre peggiori a mano a mano che l’impunità lo rendeva più baldanzoso». Moor, che ha condotto le indagini su Carrick da parte della polizia dell’Hertfordshire ha dichiarato al Guardian che l’abuso di potere da parte dell’agente inglese ha creato un «un grande imbarazzo» nel Met. «È incredibile pensare che questi reati possano essere stati commessi da un agente di polizia in servizio. Ma queste vittime ora sono sopravvissute e hanno mostrato un incredibile coraggio facendosi avanti», ha ribadito l’inquirente secondo cui «i crimini (di Carrick, ndr) insieme a un numero significativo di altri agenti di polizia del Met, rivelano una cultura misogina profondamente marcia a cui è stato permesso di esistere all’interno del Met».


Quello di Carrick non è il primo caso di violenza sessuale a cui deve far fronte lo Scotland Yard. Wayne Couzens, ex agente di servizio anche lui nell’unità speciale chiamata a tutelare a Londra palazzi del potere politico e sedi diplomatiche, è stato infatti condannato l’anno scorso all’ergastolo dopo essersi reso protagonista di uno dei femminicidi che più hanno scioccato la capitale britannica e fatto indignare le donne: l’uccisione di Sarah Everard, nel marzo 2021, fermata con la messa in scena di un falso arresto per fantomatiche violazioni alle restrizioni Covid allora in vigore, poi legata, stuprata e ferocemente massacrata in un campo.

Foto copertina: GUARDIAN | David Carrick

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