Che botta dalla Juventus alla povera Giulia Bongiorno

Aveva 30 mila azioni ma il valore ora è più che dimezzato

La passione calcistica ha tradito Giulia Bongiorno, avvocato di grido, senatrice della Lega ma soprattutto tifosa sfegatata da sempre della Juventus. Tanto che nel 2020 aveva deciso di puntare sul titolo in borsa della squadra del cuore, investendoci una cifra intorno ai 21 mila euro. La Bongiorno pensava di fare anche un buon affare e quell’anno per altro la squadra bianconera allenata da Maurizio Sarri ha vinto quello che sarebbe stato il suo ultimo scudetto. Nella sua dichiarazione patrimoniale depositata in Senato ora Bongiorno ha elencato anche il suo portafoglio azionario, e sono ancora lì le 30 mila azioni originarie. Solo che oggi valgono meno della metà del prezzo di acquisto: 9.840 euro alla chiusura di Borsa di venerdì 20 gennaio. Non sono state certo un grande affare, ma al cuore di tifoso non si comanda. Fortuna vuole che la Bongiorno non sia coinvolta nelle ultime disavventure societarie, perché il rischio ci è stato. L’avvocato Bongiorno era infatti nel cda della Juventus fino al 2018, e dovette dimettersi essendo stata nominata ministro nel governo gialloverde di Giuseppe Conte. Restando l’avrebbero confermata anche nel cda successivo ora sanzionato interamente dalla giustizia sportiva. Il colpo basso della Juventus a una delle sue prime tifose però non hanno sconvolto le finanze della Bongiorno, che in questo momento è passata in testa – superando Matteo Renzi – alla classifica dei Paperoni del parlamento, con una dichiarazione dei redditi di 2.928.809 euro. Quando investì nella Juventus ne dichiarava “solo” 913.703 euro. Quanto basta e avanza ad assorbire la botta bianconera…


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