Il padre di Saman Abbas rifiuta l’avvocato offerto gratis dall’Italia, la mossa per frenare l’estradizione: «Nei documenti italiani prove inaffidabili»

L’avvocato di Shabbar Abbas, scappato in Pakistan con sua moglie dopo la scomparsa della figlia a Novellara, ha chiesto ancora una volta il rilascio dell’uomo su cauzione

Ha rifiutato l’ultimo aiuto dall’Italia Shabbar Abbas, il padre di Saman accusato dell’omicidio di sua figlia a Novellara nel Reggiano avvenuto ad aprile 2021. L’uomo ha rifiutati di accettare l’assistenza di un avvocato che gli era stata offerta gratuitamente dal governo italiano. Nel corso dell’udienza di oggi 24 gennaio a Islamabad, i funzionari dell’ambasciata italiana in Pakistan hanno chiesto a Shabbar Abbas di leggere e firmare un documento, fornitogli in italia, inglese e in urdu, la sua lingua nativa, con cui gli veniva fatta l’offerta. Ma l’uomo non ha voluto accettare, evitando di spiegare il motivo della sua decisione. Già all’inizio dell’udienza, il suo avvocato Akhtar Mehmood ha contestato i documenti depositati dall’ufficiale dell’Agenzia investigativa federale del Pakistan. Carte che erano state trasmesse dall’Italia con i dettagli dell’indagine in corso da parte della procura di Reggio Emilia. L’avvocato ha dichiarato che quelle contenute nei documenti investigativi «non sono prove affidabili e ammissibili». Subito dopo l’avvocato ha presentato ancora una volta la domanda di rilascio del padre di Saman Abbas su cauzione. Il giudice ha sospeso l’udienza, aggiornando il procedimento per l’estradizione dell’uomo al prossimo 26 gennaio.


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