Etichette sul vino, Lollobrigida: «Lunedì a Bruxelles regalerò una bottiglia al ministro dell’Agricoltura irlandese»

Il membro dell’esecutivo Meloni annuncia anche di aver aperto un canale diplomatico con Francia e Spagna, «danneggiati anche loro, ora promuovere azioni condivise»

Dublino ha ricevuto il via libera dell’Unione europea per l’apposizione sulle bottiglie di etichette informative riguardo ai rischi dell’alcol. L’iniziativa ha scatenato le proteste dei maggiori produttori ed esportatori di vino. Italia in primis. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, durante il question time al Senato del 26 gennaio, annuncia: «Lunedì prossimo, nel contesto del consiglio Agrifish a Bruxelles, incontrerò il ministro dell’Agricoltura irlandese al quale esporrò le nostre ragioni, fiducioso di ritrovare i punti di condivisione e superare le diverse vedute. Lo aiuterò anche regalandogli una bottiglia di vino, in modo che possa constatare che non abbiamo alcuna intenzione di danneggiargli la salute». Una dichiarazione che, dietro l’ironia, nasconde l’intenzione di dare battaglia affinché l’Irlanda ritiri la proposta. «Non accetteremo mai i sistemi di etichettatura degli alimenti che, come il Nutriscore, producono effetti discriminatori verso le eccellenze alimentari, di cui siamo tra i produttori, alterando il mercato e condizionando le persone, che vengono definite consumatori finali ma che noi riteniamo invece detentori della possibilità di scegliere tra prodotti di qualità, in nome di una informazione corretta e approfondita».


Lollobrigida, rispondendo all’interrogazione dal presidente della commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, spiega: «La nostra posizione è netta. Qualsiasi etichettatura che preveda uno stigma sugli effetti del vino per la salute umana è inaccettabile. Vogliamo ristabilire la verità. La misura irlandese non è giustificata da nessuna evidenza scientifica». Il ministro annuncia anche di aver avviato un interlocuzione con i ministri di Francia e Spagna, altri Paesi membri a vocazione vinicola: «Abbiamo aperto un canale diplomatico con gli omologhi di Francia e Spagna, danneggiati anche loro, per promuovere azioni condivise e ribadire la necessità di lavorare sulla distinzione tra abuso e consumo responsabile di alcol». Infine, Lollobrigida afferma di aver interessato anche il ministro della Salute Orazio Schillaci per approfondire la questione: «L’abuso di un alimento reca pregiudizio alla salute, non il consumo moderato. Vale per il vino e per qualunque alimento. È mia intenzione promuovere una serie di iniziative di studio, insieme al ministro della Salute, che mi ha dato ampia disponibilità, sugli effetti del consumo degli alimenti».


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