Il governatore Zaia all’attacco sul vino: «L’Europa rischia se lo tocca»

Il presidente della Regione Veneto: i paesi del Nord vogliono imporre l’etichetta. Poi toccherà al formaggio?

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia all’attacco dell’Europa per il vino. In un’intervista a Libero il governatore se la prende con l’etichetta sulle malattie mortali in Irlanda. Sostenendo che una norma del genere nel resto d’Europa «non può passare». Perché «mette in discussione l’Unione stessa. È giusto, anzi sacrosanto dire che l’abuso di vino e più in generale di alcool fa male. Ma fermiamoci qui per favore». L’amministratore leghista fa notare che la norma colpirebbe Italia, Spagna e Francia. Ovvero i paesi fondatori dell’Unione Europea: «Quelli che vogliono imporla sono i paesi del Nord. Che non hanno agricoltura e quindi devono inventarsi qualcosa. È uno scontro che va avanti da decenni».


I grilli, gli insetti, le larve

Zaia si riferisce «ai grilli, agli insetti, alle larve. Di questo passo mi aspetto una stretta anche sui formaggi. Anche di questi siamo i maggiori produttori mondiali». E ricorda di essere diplomato in enologia: «Di quegli anni ricordo soprattutto il rispetto dei cicli della natura». Mentre riguardo le associazioni che protestano, Zaia dice che sta con loro: «Ma lo sanno lassù che l’azienda agricola media in Veneto ha poco più di due ettari di superfice? A fare la voce grossa contro i micro-produttori sono capaci tutti. Ma contro le multinazionali non hanno lo stesso coraggio. Come mai?». Il dibattito sull’etichettatura delle bevande alcoliche è scoppiato nei giorni scorsi. Anche se Bruxelles ha frenato sull’ipotesi dell’etichettatura. L’epatologo Testino ha spiegato a Open che le etichette sarebbero opportune anche in Italia. E che chi banalizza l’allarme sbaglia. Il presidente di Assoenologi Cotarella invece ha parlato di inutile terrorismo: «Un bicchiere di vino piace a tutti».


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