Il pugno duro di Pecoraro da nuovo coordinatore contro l’antisemitismo: «Sciogliere i movimenti neofascisti»

L’ex prefetto di Roma, nel giorno della Memoria, ha delineato gli obiettivi che intende perseguire nel suo nuovo ruolo: «Lavorare con i giovani»

«Vanno sciolte le associazioni o i movimenti neofascisti ma non solo. Vanno sciolte quelle realtà che non rispecchiano i valori di democrazia e rispetto reciproco». Giuseppe Pecoraro, a neanche 24 ore dalla nomina di Giorgia Meloni che lo ha scelto come Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, spiega quali sono le priorità del suo ufficio. E lo fa nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio, la giornata istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto nell’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. «Dobbiamo lavorare con e sui giovani», ha detto il prefetto, «ci sono segnali preoccupanti di ignoranza e poca conoscenza della storia: è assurdo che a 80 anni di distanza ancora si parli di negazionismo». Pecoraro, 72 anni, è stato Prefetto di Roma, Prato e Benevento, Commissario all’emergenza rifiuti di Roma Capitale e procuratore generale della Federcalcio. Candidato da Fratelli d’Italia alle ultime elezioni in Campania, non è riuscito a conquistare il seggio. Ora ha preso il posto di Milena Santerini, che è stata coordinatrice nella lotta contro l’antisemitismo da quando è stato istituito l’ufficio presso la Presidenza del Consiglio, il 17 gennaio 2020, dall’allora premier Giuseppe Conte.


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