La cena da 700 euro di Messina Denaro, il giallo sullo scontrino conservato dal boss nel covo

I ristoratori di Campobello di Mazara non escludono di aver servito il boss mafioso nei loro locali, ma non lo avrebbero mai riconosciuto

Perché Matteo Messina Denaro conservasse le ricevute anche dei ristoranti nei suoi covi a Campobello di Mazara è ancora tutto da chiarire. Di certo ce n’è una che tra le altre ha acceso la curiosità degli inquirenti, cioè quello scontrino da 700 euro per una cena. Come riporta Repubblica, su quel documento c’è il massimo riserbo dei carabinieri, ma nel paesino del Trapanese cresce la certezza che un conto del genere sarebbe stato speso nel centro storico della vicina Mazara del Vallo. È lì che si trova una decina di ristoranti diventati ormai locali importanti e mete per turisti e appassionati del rinomato gambero rosso, come lo sarebbe stato anche il boss mafioso. Quel conto da 700 euro potrebbe rivelare dettagli importanti per le indagini, a cominciare dalla compagnia al tavolo del boss, che meritava evidentemente una certa attenzione e rispetto vista la spesa importante.


Di ricevute in casa di Messina Denaro però ce n’erano diverse. E infatti i ristoratori di Campobello di Mazara non possono escludere di aver avuto il latitante come cliente, almeno nel corso degli ultimi mesi. Un conto come quello da 700 euro però dovrebbe restare impresso nella memoria di un ristoratore. E infatti il titolare di un ristorante, Davide Fontana, a Francesco Patané di Repubblica spiega: «Non escludo che possa essere venuto a mangiare una volta anche da noi – spiega il titolare dell’Ancara – ma quel conto non può essere che di un locale di Mazara del Vallo. Conti del genere li facciamo per tavolate di molte persone e ricordo tutti i clienti che mi pagano cifre del genere».


Il boss sarebbe stato cliente almeno un paio di volte di una pizzeria aperta a pranzo, tra le poche che offrono pasti per chi lavora in zona. Ma di tutti i ristoratori disposti a parlare di Campobello, nessuno dice di essere riuscito a riconoscerlo. Anche chi è originario di Castelvetrano e dice di aver visto in faccia il boss mafioso da ragazzo. Che si possa trattare di un locale di Mazara del Vallo sembra certo anche il proprietario di una pizzeria vicina a vico San Vito, la strada del covo di Messina Denaro: «Si fa presto a raggiungere quella cifra – spiega – con un chilo di gamberoni rossi, circa una ventina, un antipasto di pesce crudo e un’altra portata di pesce si arriva facilmente a 250 euro a persona. Se poi ci bevi bene sopra si possono anche superare i 700 euro in due».

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