Olimpiadi di Parigi 2024, il Cio replica al consigliere di Zelensky: «Da lui parole diffamatorie»

Secondo il governo di Kiev, la decisione di far partecipare atleti russi e bielorussi ai Giochi «incoraggerebbe ulteriori uccisioni»

Continua lo scontro diplomatico tra Ucraina e Comitato Olimpico Internazionale sulla possibilità che anche Russia e Bielorussia partecipino ai Giochi di Parigi del 2024. Nei giorni scorsi, Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aveva accusato il Cio di voler offrire al Cremlino «una piattaforma per promuovere il genocidio e incoraggia le loro ulteriori uccisioni». Oggi è arrivata la replica del Comitato Olimpico, che – rispondendo a una richiesta di commento da parte della Cnn – ha definito «diffamatorie» le frasi di Podolyak. «Il Cio respinge con la massima fermezza questa e altre dichiarazioni diffamatorie. Non possono servire come base per una discussione costruttiva. Pertanto, il Cio non commenterà ulteriormente su questa vicenda», ha fatto sapere il Comitato olimpico all’emittente americana. Nelle scorse settimane, gli organizzatori dei giochi a cinque cerchi avevano aperto alla possibilità che anche gli atleti russi e bielorussi partecipassero «alle competizioni come “atleti neutrali”, senza rappresentare in alcun modo il proprio Stato o qualsiasi altra organizzazione del proprio Paese». Un compromesso che non è piaciuto affatto al presidente ucraino Zelensky, secondo cui «una volta che gli atleti russi si presentano alle competizioni internazionali, è solo una questione di tempo prima che inizino a giustificare l’aggressione della Russia e a usare i simboli del terrore». La dura presa di posizione dell’Ucraina ha già raccolto i primi pareri favorevoli. Nei giorni scorsi, anche Lettonia ed Estonia si sono schierate con il governo di Kiev per chiedere al Cio la totale esclusione degli atleti russi dalle Olimpiadi di Parigi del 2024.


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