La strana storia della riunione di Daniela Santanchè nello studio di Ignazio La Russa per il caso Visibilia

Un incontro riservato a Milano. Per discutere delle conseguenze della richiesta di fallimento. Che però ora entrambi negano

È domenica 5 novembre 2022. Nello studio legale milanese dei La Russa si presentano la ministra del Turismo Daniela Santanchè e il suo compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena. Il giorno prima i giornali hanno scritto che Santanchè è indagata per bancarotta e falso in bilancio nel fallimento di Visibilia Editore. Nell’indagine della procura di Milano si racconta dei debiti con il fisco e dello stato d’insolvenza sulla società. Il neopresidente del Senato Ignazio La Russa, scrive oggi il Corriere della Sera, si presenta alla riunione. Anche se oggi, dice, non ricorda: «Ma non posso escluderla. Del resto non ci sarebbe stato niente di male. Se Daniela mi avesse chiesto un consiglio, glielo avrei certamente dato. Ci vediamo e parliamo ogni giorno, abbiamo fatto anche le vacanze di Natale assieme…».


La riunione

Insieme a La Russa nella riunione sono presenti alcuni loro legali, un avvocato dello studio dei La Russa, un altro socio di Visibilia accompagnato a sua volta da un legale. Il presidente del Senato non ha più avuto altri contatti nella vicenda: «Allo studio (che non è più mio, ma di mio figlio e dei miei collaboratori) si appoggia per altre questioni sue. Non abbiamo mai seguito le società. Ed escludo di essermene occupato anche perché non faccio più l’avvocato da quando sono presidente». Anche la ministra smentisce tutto: «Escludo di aver fatto riunioni con avvocati in presenza di La Russa. Che poi agli avvocati dello studio (dove vado spesso) io possa aver chiesto pareri su questioni mie, come ad esempio i risarcimenti danni. Ma non sull’indagine». I testimoni, sostiene nell’articolo Luigi Ferrarella, tuttavia confermano tutto.


I due temi

La riunione ha avuto due temi. Santanchè voleva denunciare i due soci di minoranza che con un’istanza in tribunale hanno chiesto il fallimento di Visibilia. La Russa in precedenza aveva ravvisato gli estremi per una denuncia. Nella riunione però gli altri legali consigliano di lasciar perdere. L’altro argomento è il debito della società con il fisco. Si parla di 900 mila euro. La Russa spiega che per un ministro sarebbe difficile restare in carica con un contenzioso con il fisco in arrivo. E consiglia, a parte i torti e le ragioni, di chiudere il conto. Santanchè seguirà il consiglio. Nell’udienza del tribunale fallimentare farà sapere che ha iniettato 4,5 milioni di euro nella società. E così Visibilia può saldare i debiti con il fisco. I pm desisteranno dall’istanza di fallimento. Successivamente, come ha fatto sapere Open, Santanchè per evitare accuse di conflitto di interesse sui balneari si disferà anche delle quote del Twiga. Vendendole al fidanzato e a Briatore.

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