Nubifragi e mareggiate in Sicilia, colpito da una frana anche il cimitero di Mineo: bare e loculi scivolano via

Da Ragusa a Siracusa, fino a Messina e Catania, tutta la parte orientale dell’isola fa i conti da 48 ore coi danni causati dal maltempo

Ancora danni causati dal maltempo dopo le abbondanti precipitazioni che hanno colpito la Sicilia orientale nelle ultime 48 ore. Il ciclone simil-tropicale Helios, che si è trasformato in un Medicane, si è abbattuto sui luoghi simbolo del turismo isolano, dal Ragusano al Siracusano, dal Catanese al Messinese, portando con sé venti, mareggiate e nubifragi. Sono circa 40 le persone evacuate dalle proprie abitazioni dalla Protezione civile a causa del nubifragio a Siracusa: la maggior parte di loro ha preferito trovare soluzioni alternative agli alloggi predisposti dal Comune in strutture ricettive e hanno optato per andare presso familiari ed amici. Anche a Catania, dove rimangono chiuse le scuole, si contano i danni delle incessanti piogge. Uno smottamento ha, infatti, interessato il cimitero di Mineo, causando lo scivolamento dei loculi e delle cappelle cimiteriali, con all’interno le bare. «È franata una zona che non ha retto alla pioggia e che è difficile da raggiungere. Per il momento dobbiamo pensare ai vivi, poi ai morti», ha detto il sindaco, Giuseppe Mistretta. «Il nostro paese – continua – è quasi isolato, stiamo riuscendo a tenere aperta soltanto la strada provinciale 31, rischiamo di rimanere senza acqua per guasti ai pozzi e decine e decine di famiglie al momento non sono raggiungibili».


Il maltempo flagella anche il Ragusano dove centinaia di persone sono rimaste isolate con situazioni che sono state risolte con l’intervento dei servizi d’emergenza. La pioggia ha anche provocato il crollo di alcuni pannelli del controsoffitto del pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore-Baglieri di Modica, e il direttore sanitario ha disposto il trasferimento del triage senza alcuna interruzione dell’attività di emergenza urgenza. Colpita anche la zona del Messinese, dove l’acqua del mare – ingrossato dal maltempo – è arrivata con grandi ondate nelle strade di Scaletta Zanclea, comune devastato dall’alluvione del 2009. «Chiederemo un ristoro alla regione Sicilia per i danni nel nostro comune legati al maltempo, anche se ancora aspettiamo ancora i precedenti ristori, circa 400 mila euro per le ditte che nel 2021 erano intervenute durante una precedente alluvione e che per problemi burocratici non sono mai arrivati», ha detto il sindaco Gianfranco Moschella.


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