A Chiara Ferragni prima di Sanremo è arrivato un aiutino di Stato

Assegno da 9mila euro, ma è l’ultimo di una serie. E anche Fedez…

Il bonifico è arrivato proprio alla vigilia dell’inizio del Festival di Sanremo. Novemila euro tondi – il tetto massimo possibile – inviati alla società Fenice Srl di Chiara Ferragni dal ministero dello Sviluppo economico tramite Unioncamere. Un aiutino di Stato, così classificato nel registro nazionale degli aiuti come contributo dello Stato italiano alla internazionalizzazione del marchio da parte della società di cui la Ferragni è azionista e amministratore delegato. Come spiega il decreto direttoriale del 25 gennaio scorso, il contributo di 9 mila euro è inquadrato nel procedimento sui finanziamenti «de minimis» alle piccole e medie imprese italiane. Ferragni ha fatto domanda dopo la pubblicazione del bando ad ottobre, e ha ottenuto l’importo massimo possibile. Che è piccola cosa rispetto sia all’intero gruppo Ferragni che alle cifre di bilancio della stessa Fenice, che ha chiuso l’ultimo anno noto (il 2021) con un fatturato superiore ai 7 milioni di euro e un utile di 1,9 milioni di euro grazie alle licenze commerciali di proprietà nei settori di abbigliamento, calzature, accessori e gioielli.


Ferragni ha fatto domanda come tutti gli altri concorrenti al bando e non ha avuto un percorso privilegiato, e non è insolito ormai vedere anche società floride nei bilanci e imprenditori con redditi alti andare a bussare alle casse dello Stato per ottenere anche piccoli aiuti, come in questo caso. Non è d’altra parte la prima volta che il governo italiano sente bussare e quando apre si trova davanti proprio Ferragni. La stessa Fenice lo aveva fatto altre due volte durante la pandemia, sfruttando il decreto liquidità varato da Giuseppe Conte per chiedere una garanzia diretta dello Stato su due finanziamenti richiesti alla Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale spa.


La prima garanzia pubblica è stata ottenuta su un finanziamento di 24.996,96 euro, la seconda su un importo ben più rilevante: 1,4 milioni di euro. Altro aiuto sempre durante la pandemia (domanda del primo dicembre 2021) come sgravio fiscale da 7.900 euro è stato chiesto ed ottenuto da un’altra società della galassia Ferragni: la Tbs Crew srl. Alla porta cui bussava Ferragni per altro si è presentato anche Fedez, che con la sua capogruppo ZDF amministrata dalla mamma ha chiesto il 26 novembre scorso un mini esonero contributivo su un dipendente della società, concesso per 1.791,16 euro. L’anno precedente la stessa società aveva chiesto ed ottenuto dalla Agenzia delle Entrate uno sconto fiscale sull’Irap accordato per 45.706 euro.

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