Blitz degli ambientalisti a Malpensa: occupate le piste dei jet privati: «Contro lo spreco di viaggi di San Valentino» – Il video

La protesta, fanno sapere gli attivisti di Scientist Rebellion, Extinction Rebellion e Ultima Generazione, rientra nella campagna internazionale Make them pay, volta a mettere in luce come l’uso degli aerei privati stia producendo effetti devastanti sul clima

Nuovo blitz degli ambientalisti. Una ventina di attivisti, facenti parte dei gruppi Extinction Rebellion, Scientist Rebellion e Ultima Generazione, hanno bloccato questa mattina le operazioni dell’aeroporto Malpensa Prime di Milano, lo scalo da cui decollano gli aerei privati. La protesta, fanno sapere gli attivisti, rientra nella campagna internazionale Make them pay, volta a mettere in luce come l’uso dei jet privati da parte dell’1% della popolazione stia producendo effetti devastanti sul clima. L’azione è stata messa in atto «attraverso – si legge nel comunicato – più tattiche di disturbo delle attività dell’aeroporto»: non solo hanno impedito l’accesso ai parcheggi ma hanno anche imbrattato «le vetrate del terminal» e «dieci cittadini in protesta hanno inoltre fatto ingresso sulla pista dell’aeroporto sedendosi e incollando le proprie mani sull’asfalto di fronte a un jet parcheggiato». Le persone coinvolte, tra cui anche Simone Ficicchia – il portavoce di Ultima generazione, nei confronti del quale il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di sorveglianza speciale per un anno con obbligo di dimora avanzata dalla Questura di Pavia per per le azioni di disobbedienza civile – sono state allontanate dalla scalo dalla forze dell’ordine. «San Valentino – ha spiegato Lorenzo di Scientist Rebellion – è il giorno dell’anno con il maggior numero di voli di jet privati per spostamenti non lavorativi, quindi non essenziali. Non possiamo più accettarlo, siamo in una situazione di emergenza climatica, bisogna agire di conseguenza».


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