La Bce continua con la crescita dei tassi di interesse. E Panetta cita Battisti: «Non guidiamo a fari spenti»

Le condizioni sfavorevoli alla crescita sono dovute alle conseguenze del conflitto in Ucraina e all’incertezza geopolitica, si legge nel bollettino della banca europea

Il Consiglio della Banca centrale europea «continuerà ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi». L’obiettivo è riportare l’inflazione al 2%. È quanto si legge nel Bollettino economico della Bce, che dopo la crescita dei tassi da 50 punti base del 2 febbraio, prevede nuovi incrementi e ha intenzione di «innalzare i tassi di interesse di altri 50 punti base nella prossima riunione di politica monetaria, a marzo, per poi valutare la successiva evoluzione». L’eurozona ha, infatti, subito un rallentamento dalla metà dell’anno scorso, ma ciononostante – si legge nel bollettino – l’attività economica dovrebbe registrare «una ripresa nei prossimi trimestri». Le condizioni sfavorevoli alla crescita sono dovute alle conseguenze del conflitto in Ucraina e all’incertezza geopolitica. Ma anche a fattori positivi come la graduale attenuazione delle strozzature d’offerta, le forniture di gas sono divenute più stabili, il clima di fiducia in miglioramento.


I rischi di una stretta eccessiva

Secondo Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, la banca centrale «non dovrebbe impegnarsi incondizionatamente sulle proprie mosse future», ma dovrebbe «calibrare» la politica monetaria in modo che guardi in avanti e possa essere adattata sulla base dei dati economici. Panetta, intervenendo a un evento del Centre for European Reform a Londra, si pone così in contrasto con alcune possibile scelte per il contrasto all’inflazione. Quello che la Bce non deve fare è «guidare come un pazzo a fari spenti nella notte», ha detto citando la canzone Emozioni di Lucio Battisti. «Una calibrazione della politica monetaria in funzione dei dati, ben radicata in una chiara funzione di reazione, offre il percorso migliore e questo non significa che non saremo risoluti nella lotta all’inflazione. Significa essere risoluti nella direzione giusta», ha spiegato avvertendo sui rischi di una restrizione eccessiva condizioni monetarie.


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