Summit di Monaco, Zelensky sprona gli alleati: «Il mondo libero deve vincere. Il Golia russo può perdere la guerra già quest’anno»

Il presidente ucraino apre i lavori della Conferenza sulla Sicurezza (via video): «Non abbiamo alternativa: l’Ucraina deve vincere, deve entrare nell’Ue e nella Nato»

L’ultima volta che si riunì la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco – un anno fa esatto – l’Europa era un altro continente. Il 20 febbraio 2022, quando si chiudevano i lavori del summit occidentale più atteso nel mondo della politica estera e di difesa, l’Ucraina era un Paese libero, e l’Ue credeva (o sperava) che la guerra non sarebbe mai arrivata alle sue frontiere. C’erano le allerte crescenti dell’intelligence Usa, certo, a segnalare da mesi l’ammassamento di truppe russe al confine con l’Ucraina. E a confermare la tensione da nuova Guerra Fredda era stato il segnale giunto proprio a Monaco: niente delegazione russa a discutere tra divanetti e sale convegni con policy-makers o esperti occidentali. Ma nessuno voleva credere davvero che il gigante d’argilla di Vladimir Putin avrebbe azzardato una mossa da “un altro secolo”. Un anno dopo, tutto è cambiato. E a ricordarlo e disegnare la sua prospettiva per il secondo anno di guerra, nella giornata inaugurale della Conferenza 2023, è stato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


«Noi tutti siamo il mondo libero. E non c’è alcuna alternativa: dobbiamo vincere contro Golia», ha detto in un appassionato discorso Zelensky, collegato via video da Kiev con la platea di esperti e decisori arrivati a Monaco da mezzo mondo. Evidente il parallelo tracciato dal leader ucraino con la celebre storia biblica: il popolo ucraino alias Davide ha dimostrato una tenacia di fronte all’aggressore russo che nessuno, neppure tra gli alleati, si aspettava. E ora vuole portare a termine il lavoro, respingendo del tutto l’aggressione del Golia di Mosca e battendolo sul campo. «Il Golia russo ha appena iniziato a perdere: e può cadere senz’altro quest’anno», ha incalzato Zelensky. Ma per farlo, ha ribadito, c’è bisogno del sostegno compatto dell’Occidente, dal momento che «il Cremlino può distruggere la pace di tutti presenti. Se le decisioni del mondo vanno a rilento, Putin se ne avvantaggia», e nella sua agenda «è chiaro che l’Ucraina non sarà l’ultimo paese. Tutti i paesi del blocco sovietico sono minacciati», con il pensiero rivolto in primis alla Moldavia.


Conclusione obbligata, secondo Zelensky: «Non abbiamo alternativa alla nostra risolutezza. Non c’è nessuna alternativa, l’Ucraina deve vincere. Non c’è nessuna alternativa, l’Ucraina deve diventare membro dell’Ue. Non c’è alternativa: l’Ucraina deve entrare nella Nato». Un’agenda chiarissima, per Kiev, che attende ora la risposta degli alleati. A chiusura del suo intervento, Zelensky ha poi condiviso l’auspicio di poter essere fisicamente presente alla prossima edizione del summit, ma in un contesto per allora ben diverso: «Spero l’anno prossimo di venire alla conferenza di Monaco a guerra finita»

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