Nuove accuse contro padre Rupnik, nel dossier altri 15 testimoni: anni di violenze e abusi dal gesuita

Secondo padre Johan Verschueren, responsabile delle case dei gesuiti a Roma, si tratta di «testimonianze credibili». E per Rupnik scattano nuove sanzioni

Sono emerse nuove accuse di «violenza psicologica, abuso di coscienza, abuso nell’ambito sessuale e affettivo, abuso spirituale» nei confronti di Marko Ivan Rupnik, teologo sloveno e gesuita di 68 anni. A rendere note le nuove accuse, riportate oggi da Repubblica, è lo stesso ordine dei gesuiti. Le prime accuse contro Rupnik risalgono ormai a qualche anno fa. Nel 2020, il teologo sloveno aveva riconosciuto di aver abusato sessualmente di una donna e di averla poi «assolta» in confessionale. Un episodio che costò a Rupnik il divieto di confessare e di accompagnare esercizi spirituali. In seguito alle novità di questi giorni, al teologo sloveno saranno imposte nuove sanzioni: non potrà muoversi nel Lazio senza autorizzazione, né svolgere attività pubbliche o artistiche. Oltre a essere un teologo, infatti, Rupnik è anche un mosaicista e nel 2021 gli sono stati affidati i lavori di restauro della cappella del Pontificio Seminario Romano maggiore.


Le accuse

Le accuse contro Rupnik, che come Papa Francesco appartiene all’ordine religioso gesuita Compagnia di Gesù, coprirebbero un arco temporale di circa 30 anni: da metà degli anni Ottanta al 2018. Secondo Repubblica, sono quindici le persone che si sono fatte avanti per denunciare gli episodi di violenza: tredici donne e due uomini. Secondo padre Johan Verschueren, responsabile delle case dei gesuiti a Roma, si tratta di «testimonianze credibili», perché i loro racconti coinciderebbero. Al di là delle sanzioni e di eventuali procedimenti disciplinari, il caso potrebbe sfociare anche nel penale. Perché questo accada, però, devono essere le vittime a sporgere denuncia nei loro Paesi, sempre che per l’episodio contestato non sia ormai scattata la prescrizione.


Foto di copertina: ANSA/OSSERVATORE ROMANO | Marko Ivan Rupnik tiene un discorso in Vaticano, davanti anche a Papa Francesco (22 febbraio 2016)

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