F24 per la compensazione e bonus sisma: così il governo prepara il salvagente per il Superbonus

Le soluzioni per il problema dei crediti incagliati. E l’ipotesi cartolarizzazione

Gli F24 per sbloccare il nodo dei crediti incagliati. E l’ipotesi di mantenere la possibilità della cessione per i lavori legati al post sisma e per gli incapienti. Questo pensa di fare il governo Meloni sul Superbonus 110% dopo il decreto di venerdì scorso. Che ha sancito lo stop alla cessione dei crediti tranne per chi ha già presentato la Cila, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata. Ieri il primo round di incontri con le categorie a Palazzo Chigi: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto che vuole in ogni caso sgonfiare la bolla da 19 miliardi. Ma ha lasciato la porta aperta alle soluzioni proposte. Mentre non si valuta di percorrere le altre ipotesi ventilate in questi giorni. Dalle cartolarizzazioni al ricorso a Cassa Depositi e Prestiti. Fino all’aiuto delle partecipate dello Stato, come Eni ed Enel.


I crediti incagliati

Sulla situazione dei cosiddetti crediti incagliati il governo rimanda a un nuovo tavolo. E in questo ambito qualche soluzione potrebbe arrivare per le imprese più piccole e per quelle che operano nella ricostruzione post-sisma. Un’altra apertura fornita dal governo riguarda gli incapienti e i redditi bassi. Che potrebbero continuare ad usufruire della cessione del credito per tutti i bonus edilizi. Ma la soluzione più importante sul tavolo è quella degli F24. Prevede che le banche che non possono acquistare nuovi crediti da Superbonus possano scaricare i debiti compensandoli con i pagamenti fiscali fatti dai contribuenti ai loro sportelli. Si tratta di una soluzione che ha due problemi. Il primo è che avrebbe un costo immediato per lo Stato. Il secondo è che deve superare i criteri Eurostat sui conti pubblici.


La cartolarizzazione

La palla ora passa al Parlamento. Il decreto inizia l’esame giovedì in commissione Finanze alla Camera. Intanto Giuseppe Conte torna ad attaccare la premier smentendo il buco il bilancio di cui il governo parla. Nelle prossime settimane, Eurostat e Istat, conferma la Commissione Ue, «decideranno insieme» come considerare i crediti generati dal superbonus nel calcolo del deficit. La cartolarizzazione dei crediti è un meccanismo che prevede l’individuazione delle risorse incagliate, la costruzione di ‘pacchetti’ di crediti da cedere poi sul mercato con società veicolo specializzate. Il problema, in questo caso, è quello dei tempi. L’ipotesi F24, invece, è quella avanzata congiuntamente dall’Abi e dai costruttori dell’Ance. Che hanno chiesto al governo anche di sollecitare l’acquisto di crediti da società pubbliche controllate dallo Stato.

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