Appunti di Giorgia, sul Superbonus nessun passo indietro. Meloni: «Senza stop restavamo senza soldi: ora noi costretti a risolvere» – Il video

Dopo giorni bloccata a casa per l’influenza, la premier torna con la sua rubrica social per ribadire i motivi che hanno portato allo stop dello sconto i fattura per i bonus edilizi

Giorgia Meloni è tornata in collegamento sui social, con una nuova puntata della sua rubrica Gli appunti di Giorgia. Nell’intervento di oggi, 19 febbraio, ha trattato il tema del Superbonus, affermando che la misura «è costata 2mila euro a ogni italiano: quando spende lo Stato, nulla è gratis». Aggiungendo che «se lasciassimo il superbonus così com’è non avremmo i soldi per fare la finanziaria». Un commento che arriva dopo che un decreto di tre articoli sul tema è stato inserito in Gazzetta Ufficiale. Lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura voluto dal governo Meloni è già operativo. E infatti tra i costruttori c’è già chi annuncia di aver fermato i lavori. Adesso, secondo Meloni, è arrivato il momento di «difendere il bilancio pubblico», cercando soluzioni per «evitare il tracollo di migliaia di aziende». La premier ha aggiunto che «il costo totale» dei crediti del superbonus «attualmente è di 105 miliardi di euro». E che in relazione alla misura sarebbero state registrate truffe per un valore di 9 miliardi. «Convocheremo tutte le associazioni per chiedere come possiamo aiutarle e per mettere tutto su un binario sensato», ha promesso Meloni.


Elezioni regionali e questione migranti

Nel corso del suo intervento, la premier non ha risparmiato nemmeno le sue considerazioni sull’esito delle recenti elezioni Regionali avvenute in Lazio e Lombardia. Che a suo avviso hanno rappresentato «un’affermazione del centrodestra ma anche un segnale che arriva dai cittadini sul consenso attorno lavoro che governo porta avanti. Ripagheremo consenso con le tanto attese riforme che l’Italia si attende e non sono state fatte negli ultimi anni». Il «cambio di paradigma e di approccio» si declina, tra le altre cose, rispetto alla questione dei migranti: «Sulla conclusioni del Consiglio sono molto soddisfatta: con sana volontà l’Italia può difendere i suoi interessi in Europa. Sui migranti è sotto gli occhi di tutti che le conclusioni rappresentano un totale cambio di paradigma e di approccio. Entrano concetti come che l’emigrazione è un problema europeo e servono adeguate risorse. Si parla di un piano per il mediterraneo: è una grande vittoria».


Meloni ha inoltre parlato di sicurezza e sgomberi: «Dal 16 gennaio scorso, grazie alla sicurezza nelle stazioni, abbiamo avuto 144 arresti, 155 stranieri espulsi, sequestrato quantità enormi di droga e armi, continua il lavoro. Ora questo governo va alla guerra contro le occupazioni abusive, cominciamo con gli sgombri». Ha concluso decretando «la fine dell’era in cui lo Stato si voltava dall’altra parte sul fronte della legalità»: «le case popolari vanno a chi ha bisogno».

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