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Il politologo Bremmer: «L’Ucraina? Ormai è una guerra tra la Russia, gli Usa e la Nato»

L’esperto: la posta in gioco è alta, il viaggio di Biden l’ha alzata ulteriormente»

Il politologo Ian Bremmer, fondatore di Eurasia, dice che la guerra in Ucraina ormai è un conflitto aperto tra la Russia e la Nato. Una guerra per procura degli Stati Uniti. «La presenza di Biden a Kiev vuole contribuire ad assicurare la sconfitta della Russia. Ovvero un paese con un esercito enorme, che dispone di capacità di guerra asimmetrica tra le più notevoli al mondo e di 6.000 testate nucleari. La posta in gioco è alta, il viaggio di Biden l’ha alzata ulteriormente». Mentre se la Cina fornirà armi a Mosca arriverà un’escalation. Bremmer parla con Viviana Mazza sul Corriere della Sera. E non nasconde i problemi interni a Washington: «La maggior parte dei repubblicani appoggia Biden nelle sue posizioni politiche sulla Russia».


La minoranza

Ma c’è una minoranza rumorosa di repubblicani al Congresso «che riceve una attenzione sproporzionata da parte dei media che vuole una politica estera “America First”. E questa posizione sta diventando sempre più popolare tra gli elettori repubblicani». Così come all’orizzonte non si intravedono possibilità di apertura di negoziati: «C’è ben poca speranza per la diplomazia, a questo punto. Di recente, anche il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto un passo indietro rispetto a questa prospettiva, dicendo che non è Il momento giusto. Il presidente cinese Xi Jinping annuncerà a breve il suo piano di pace… ma mi aspetto una scarsa accoglienza da parte dei leader della Nato o degli ucraini. Il viaggio di Biden a Kiev non cambia le cose».


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