Non c’è pace per TikTok, anche in Canada arriva il divieto di utilizzo su tutti i dispositivi del governo. «Troppo rischioso»

Dopo la decisione della Commissione Ue e ancora prima degli Usa, il Paese guidato da Justin Trudeau difende la sicurezza dei dati contro la piattaforma cinese

Da martedì 28 febbraio tutti i dispositivi governativi del Canada dovranno disinstallare TikTok. Dopo Stati Uniti e Commissione Ue, anche il paese guidato da Justin Trudeau ha deciso di vietare l’utilizzo della piattaforma cinese: «L’app presenta un livello inaccettabile di rischio per la privacy e la sicurezza», ha spiegato un portavoce del governo. A fare eco lo stesso primo ministro che poche ore fa ha parlato di grande preoccupazione per la sicurezza garantita dall’app e dall’urgenza di prevedere un cambiamento. I garanti della privacy canadesi stanno anche indagando per timori sui dati degli utenti. Secondo un recente sondaggio condotto da ricercatori del Social Media Lab della Toronto Metropolitan University, citato dalla Bbc, circa un quarto degli adulti in Canada utilizza attualmente l’app. «Su un dispositivo mobile i metodi di raccolta dei dati di TikTok forniscono un accesso considerevole ai contenuti del telefono», ha spiegato la presidente del Consiglio del Tesoro canadese Mona Fortier.


«Mentre i rischi dell’utilizzo di questa applicazione sono chiari, non abbiamo prove ancora che le informazioni del governo siano state compromesse». Visto il grado di incertezza, la decisione del governo è quella di mettere al bando la piattaforma cinese da tutti i telefoni e dispositivi elettronici emessi dal governo. Prima del Canada, anche gli Usa hanno scelto di vietare ai dipendenti federali l’uso di TikTok, così come anche un certo numero di università americane, che ha bannato l’utilizzo dell’app dalle loro reti. Pochi giorni fa è stata invece la Commissione europea a porre lo stesso divieto ai suoi dipendenti su tutti i dispositivi aziendali. Direttiva che entrerà ufficialmente in vigore dal prossimo 15 marzo. in via di valutazione l’Italia. L’ipotesi al vaglio sarebbe quella di bloccare il social sui cellulari dei dipendenti pubblici.


La risposta di TikTok

A rispondere all’ultima decisione del governo canadese è stata la stessa piattaforma cinese parlando di una scelta dalle motivazioni approssimative. «Il divieto sui dispositivi emessi dal governo è avvenuto senza citare alcuna preoccupazione di sicurezza specifica su TikTok e senza contattarci per discutere di qualsiasi preoccupazione prima di prendere questa decisione», ha spiegato un portavoce dell’azienda. «Siamo sempre disponibili a incontrare i nostri funzionari governativi per discutere di come proteggiamo la privacy e la sicurezza dei canadesi», ha continuato il rappresentante della piattaforma, «ma trattare TikTok in questo modo non fa nulla per raggiungere quell’obiettivo condiviso. Tutto ciò che fa è impedire ai funzionari di raggiungere il pubblico su una piattaforma amata da milioni di canadesi».

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