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Ue-Uk, accordo raggiunto sull’Irlanda del Nord: ecco cosa prevede la «Carta di Windsor» che chiude la partita Brexit

27 Febbraio 2023 - 17:12 Redazione
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen è volata a Londra per firmare l'intesa con il premier britannico Rishi Sunak. Questa sera il voto del nuovo documento alla Camera dei comuni

Termina con una fumata bianca l’incontro di oggi tra Regno Unito e Unione Europea, che hanno raggiunto un’intesa sul Protocollo per l’Irlanda del Nord, l’allegato all’accordo Brexit che nel 2016 aveva previsto l’istituzione di una frontiera fisica tra i due Paesi. Oggi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è volata a Londra per incontrare il premier britannico Rishi Sunak. Il nuovo accordo – ribattezzato Windsor Framework, in italiano «Carta di Windsor» – è stato definito «una svolta decisiva» da Downing Street, mentre von der Leyen ha detto che l’intesa di oggi segna un «nuovo capitolo» nelle relazioni tra Regno Unito e Ue. Nel corso della sua visita a Londra, la presidente della Commissione europea ha incontrato anche re Carlo III al castello di Windsor.

Il nuovo accordo

Il Protocollo sull’Irlanda del Nord era stato firmato per la prima volta da Bruxelles e Londra dopo il referendum del 2016 con cui il Regno Unito è uscito dall’Unione europea. In seguito, però, il protocollo è stato messo in discussione, soprattutto a causa delle pressioni dell’ala più brexiteer del partito conservatore britannico, vicina all’ex premier Boris Johnson. Con l’intesa di oggi, Londra e Bruxelles hanno raggiunto un nuovo accordo, frutto di nuove interpretazioni condivise e di mutue concessioni. Secondo le prime anticipazioni, la revisione dell’accordo prevede di cancellare tutti i controlli di routine imposti finora dal Protocollo per le merci in transito tra l’Irlanda (che continua a far parte del mercato unico europeo) e il Regno Unito. Al posto dei controlli attuali dovrebbe essere introdotto un nuovo sistema automatico di «corsie rosse» e «corsie verdi». In cambio di ciò, Londra dovrebbe concedere che sia la Corte di Giustizia europea a esprimersi come arbitro ultimo di eventuali contenziosi tra le due parti.

L’incognita del Dup

A livello tecnico, il protocollo non è stato modificato, ma soltanto rivisto. La posizione ufficiale di Bruxelles, infatti, è contraria a un cambiamento formale del testo. Il nuovo accordo raggiunto oggi tra le due parti potrebbe essere determinante anche per sbloccare lo stallo politico in corso a Belfast, dove la destra unionista del Dup (Democratic Unionist Party) si è opposta alla formazione di un governo di unità nazionale, a meno di una revisione «soddisfacente» del protocollo. Al momento non sono ancora arrivati commenti ufficiale da parte degli unionisti nord irlandesi, che si sono riservati di conoscere i dettagli della nuova intesa prima di esprimere il proprio giudizio. Un altro momento cruciale sarà poi il voto della Camera dei Comuni, dove questa sera Sunak inviterà i parlamentari conservatori a votare per la ratificazione del nuovo accordo. C’è un’ala dei Tories, però, quella capeggiata da Johnson, che potrebbe non essere pienamente soddisfatta dell’intesa. Nel caso si verificasse una rivolta interna al partito, dunque, Sunak avrà bisogno dei voti dei laburisti per avere l’approvazione di Westminster.

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