Stoccarda, casa in fiamme e due uomini accoltellati: fermato un 45 enne italiano. Cosa sappiamo finora

Le due vittime sono un ragazzo di 32 anni e una donna di 53. Le prime ricostruzioni sui media tedeschi

Un appartamento in fiamme, due persone uccise a coltellate e un fermato. Sono questi i principali elementi emersi in queste ore in merito al giallo che ha colpito Stoccarda dove un aggressore, stando alle prime informazioni dei media tedeschi come il Bild, sarebbe un uomo italiano di 45 anni. Mentre le due vittime sono un ragazzo di 32 anni e una donna di 53, estratti vivi dai soccorritori ma morti poco dopo in ospedale. La vicenda ha ancora alcuni elementi poco chiari, ma gli inquirenti hanno avviato le indagini nel tentativo di delineare cosa può essere accaduto nella palazzina della Wilehlm Geiger Platz. «Sul caso indaga l’Anticrimine e le indagini sono in corso», fa sapere Stefan Widmann, portavoce della polizia del luogo. «La dinamica è ancora assolutamente poco chiara», ci tiene a puntualizzare spiegando che la persona sospettata e fermata è stata intercettata con due coltelli in mano di fronte all’edificio in cui è scoppiato l’incendio. Sollecitata in merito alla persona fermata, la polizia ha dichiarato che al momento non può confermare la nazionalità.


Le prime ricostruzioni

Secondo le prime ricostruzioni che si apprendono dalla stampa tedesca, gli agenti una volta giunti sul posto del rogo hanno trovato il 45enne che gli sbarrava la strada, di fronte all’edificio in fiamme. Le autorità sono però poi riuscite a neutralizzare l’uomo. Prima del fermo la polizia avrebbe anche fatto partire dei colpi di arma da fuoco, come deterrente per il 45enne, il quale non risulta ferito. Attualmente, l’incendio è stato domato e spento dai Vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto. Per il momento, l’ipotesi più accreditata è che l’uomo avrebbe accoltellato le due vittime per poi dare fuoco alla casa. ll Bild mette in evidenza che nei pressi dell’abitazione c’è anche un piccolo bar-caffè italiano che è chiuso da diversi mesi. Non si conoscono ancora i rapporti tra il presunto colpevole e le due vittime, e neanche possibili moventi.


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