La premier Meloni: «Ideologia gender? Le prime vittime sono le donne. Utero in affitto? La schiavitù del terzo millennio»

In occasione della Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo, la presidente del Consiglio ha rilasciato un’intervista con il settimanale “Grazia” in cui affronta diverse tematiche relative ai diritti delle donne

«La rivendicazione del diritto unilaterale di proclamarsi donna oppure uomo al di là di qualsiasi percorso, chirurgico, farmacologico e anche amministrativo andrà a discapito delle donne». Sono le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in un’intervista con la direttrice di Grazia, Silvia Grilli – in edicola domani – affronta temi che vanno dall’identità di genere, all’aborto, fino alla maternità surrogata. Per la premier – secondo cui esiste un «dato incontrovertibile» e cioè che «maschile e femminile sono radicati nei corpi» – le donne sono le «prime vittime dell’ideologia gender: la pensano così anche molte femministe», dice. «Oggi, continua, per essere donna, si pretende che basti proclamarsi tale, nel frattempo si lavora a cancellarne il corpo, l’essenza, la differenza». 


Il business della maternità

Durante l’intervista rilasciata in occasione della giornata internazionale della donna, la premier esprime la sua opinione sull’utero in affitto, definito dalla stessa «la schiavitù del terzo millennio». «È la legge italiana a dire che questa pratica non è lecita, non io», continua Meloni che aggiunge, inoltre, come «commercializzare il corpo femminile e trasformare la maternità in un business» non possano essere «considerate delle conquiste di civiltà».


«I bambini hanno diritto al meglio: una madre e un padre»

Per rispondere alla domanda della direttrice di Grazia sull’importanza «di avere sia un padre, che una madre per il bene dei figli», Meloni ripercorre invece i suoi ricordi di infanzia. «Vede – afferma la premier -, io ho avuto la fortuna di avere una madre e una famiglia che non mi hanno mai fatto mancare nulla, ma non posso dire che l’assenza di mio padre non abbia pesato nella mia vita. L’ho capito pienamente quando lui è morto, e mi sono resa conto della profondità della sofferenza che il suo vuoto aveva creato in me», dice. E poi: «Non conosco nessuno che rinuncerebbe a uno dei propri genitori o che sceglierebbe di essere cresciuto solo dal padre o dalla madre. I bambini hanno il diritto di avere il massimo: una mamma e un papà», conclude la presidente del Consiglio.

«A una donna che sta per abortire dico di darsi una possibilità: non è sola»

Nel corso della stessa intervista, Meloni parla anche di aborto: «A una donna che sta per abortire direi di provare a darsi una possibilità, che non è sola, che lo Stato le darà gli strumenti necessari per non negare a se stessa la gioia di crescere suo figlio, di metterlo al mondo nelle migliori condizioni possibili», afferma la premier, intervistata dalla direttrice del magazine.

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