Istat, a febbraio l’inflazione scende al 9,2%. Ma accelerano i prezzi del carrello della spesa

Accelerano del 13% i prezzi di beni alimentari, per la cura della persona e della casa

Il calo dell’inflazione a febbraio «si consolida in una fase di rapido rallentamento» secondo le stime preliminari dell’Istat. Nel secondo mese del 2023, l’indice nazionale dei prezzi al consumo (Nic) è cresciuto dello 0,3% su base mensile e del 9,2% su base annua, rispetto al 10% in più di gennaio. Un rallentamento su base annua è legato innanzitutto ai prezzi regolamentati dell’energia, passati da -12% a -16,7%, oltre che quelli non regolamentati che frenano la crescita da 59,3% a 40,8%. Salgono invece i prezzi del carrello spesa con gli alimenti lavorati, con un +16,2%, rispetto al 14,9% del mese precedente, e quelli non lavorati, saliti all’8,4% rispetto all’8% di gennaio. Più cari in generale i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che crescono in termini tendenziali di un punto, passando dal 12% di gennaio al 13% di febbraio. Stabili i prodotti ad alta frequenza, che si attestano al 9% rispetto all’8,9% del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2023, ovvero la crescita media che si avrebbe se i prezzi rimanessero stabili nella restante parte dell’anno, è pari a +5,5% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo, escludendo quelli energetici e gli alimenti freschi.


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