Francia, l’annuncio di Macron per l’8 marzo: «La libertà di scegliere l’aborto entrerà nella Costituzione»

Secondo il presidente francese, la modifica all’articolo 34 dovrebbe essere approvata definitivamente nei prossimi mesi

Nei prossimi mesi, sarà presentato un progetto di legge per inserire l’interruzione volontaria di gravidanza nella Costituzione francese. L’annuncio del presidente Emmanuel Macron arriva in occasione della festa dell’8 marzo, durante un omaggio alla femminista Gisèle Halimi, appassionata militante del diritto all’aborto scomparsa nel 2020. «I passi avanti seguiti a dibattiti parlamentari, su iniziativa dell’Assemblea Nazionale, consentono, spero, di inserire questa libertà nel quadro del progetto di legge di revisione della Costituzione che sarà preparato nei prossimi mesi», ha annunciato Macron. Lo scorso febbraio, il Senato – a maggioranza di destra – si era espresso a favore dell’iscrizione nella Costituzione della «libertà della donna» di ricorrere all’aborto. È stato messo da parte invece il riferimento al «diritto» all’interruzione volontaria di gravidanza, una formula linguistica sostenuta invece dalla sinistra francese. Alla fine, la formula definitiva che è stata proposta per modificare l’articolo 34 della Costituzione francese è la seguente: «La legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà della donna di porre fine alla sua gravidanza». Un emendamento che porta la firma del senatore repubblicano Philippe Bas e che è stato accolto con entusiasmo anche dalle opposizioni. Il Partito socialista ha parlato di un «progresso per il diritto delle donne», mentre i Verdi l’hanno definita «una vittoria storica».


Lo sciopero femminista

La modifica della Costituzione potrebbe essere anche un’occasione di riscatto per Macron, che ha visto crollare la propria popolarità in seguito alla controversa riforma per alzare da 62 a 64 anni l’età della pensione. All’indomani della sesta giornata di scioperi e manifestazioni, decine di migliaia di manifestanti sono tornati in piazza anche oggi per difendere i diritti delle donne. Uno sciopero femminista, riassunto dallo slogan scelto da sindacati e associazioni di categoria: «Pensioni, stipendi: le donne sono arrabbiate». Nel 2021, secondo uno studio dell’Istituto nazionale di statistica di Parigi, le donne francesi hanno guadagnato in media circa il 15% in meno dei colleghi maschi nel settore privato, a parità di tempo di lavoro. Oggi, il governo guidato dalla premier Elisabeth Borne ha presentato in Consiglio dei ministri un nuovo piano per l’eguaglianza «donne-uomini 2023-2027», che prevede – tra le altre cose – misure di contrasto ai femminicidi e alle violenze di genere.


Foto di copertina: EPA/MICHEL EULER | Il presidente francese Emmanuel Macron

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