Incidente a Motta di Livenza, il guidatore della Polo coinvolta nello schianto della Bmw: «Voleva superarmi, andava veloce»

Il ragazzo avrebbe smentito l’ipotesi che quella notte sia stata ingaggiata una folle gara di velocità

«Io ero davanti, con la mia macchina lungo lo stradone, e Mikele dietro. Poi lui ha tentato di superarmi sulla sinistra. Andava veloce. La sua auto ha toccato la fiancata della mia e subito dopo ha perso il controllo». A parlare, secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, è Gezim Qerosi, 18enne di origini albanesi indagato per omicidio stradale dalla procura di Treviso. Era lui, infatti, a guidare la Polo bianca coinvolta nell’incidente in cui sono morte Barbara Brotto, 17 anni, ed Eralda Spahillari, 19 anni. I momenti che avrebbe ricordato, parlando con un coetaneo, sono quelli che precedono lo schianto della Bmw su cui erano a bordo le ragazze, contro uno dei platani che costeggiano il rettilineo che da Motta porta a Gorgo al Monticano. Qerosi, contattato dai giornalisti, non ha voluto raccontare l’accaduto esplicitamente, limitandosi a spiegare: «Ho visto il mio nome sui giornali, sono state scritte cose non vere, come il fatto che stavamo facendo una gara di velocità. Ma il mio avvocato ha detto che non posso rilasciare dichiarazioni. E in questo momento neppure me la sentirei». Ma in privato, riporta il Corriere, avrebbe confidato: «In macchina ci siamo messi tutti a urlare e uno degli altri ragazzi che erano con me ha telefonato al 118, mentre tornavamo indietro. Siamo scesi e c’era l’auto di Mikele distrutta…». Per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’accaduto, bisognerà attendere la perizia che verrà disposta dalla procura di Treviso. Nel frattempo, proseguono le indagini: e se la pista della gara di velocità sembra sempre meno plausibile, bisogna fugare il dubbio che, durante quel sorpasso a 140 chilometri orari, Gezim abbia inavvertitamente chiuso la traiettoria alla Bmw, sterzando leggermente sulla sinistra. Da chiarire, inoltre, perché Qerosi e gli altri tre ragazzi a bordo della Polo dopo l’incidente abbiano deciso di allontanarsi, lasciando gli amici agonizzanti.


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