Lo schianto contro un albero che ha ucciso due ragazze a Motta di Livenza, sospetti su un’altra auto: «Erano disperati»

Testimoni hanno raccontato ai carabinieri di una Polo coinvolta nella dinamica dell’incidente. Le persone a bordo di quell’auto sono state viste disperarsi dopo lo schianto della Bmw dei quattro ragazzi

Potrebbe essere stata coinvolta un’altra auto nell’incidente mortale a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, in cui sono morte due ragazze dopo che la loro auto è uscita di strada andandosi a schiantare contro un platano. Si tratta di Eralda Spahllari, 19enne di origini albanesi residente a Ponte di Piave, e Barbara Brotto, 17enne di Oderzo. Due ragazzi che erano a bordo con loro sono rimasti feriti, salvati dai vigili del fuoco che li hanno estratti aprendo le lamiere della Bmw. I due giovani sono stati portati in ospedale in codice rosso. A guidare l’auto, una Bmw 420, c’era uno dei feriti, un ragazzo di 19 anni di Pordenone, che avrebbe perso il controllo dell’auto, sbandando a sinistra e finendo contro l’albero sul lato opposto al proprio senso di marcia. Adesso è ricoverato in condizioni disperate all’ospedale all’ospedale di Treviso, mentre l’altro ragazzo è stato ricoverato a Mestre, sempre con lesioni estremamente gravi ed estese.


L’indagine

Alcuni testimoni dell’incidente hanno parlato ai carabinieri di un’altra auto che sarebbe stata coinvolta nella dinamica dello schianto della Bmw dei quattro ragazzi. I testimoni hanno aggiunto di aver visto le persone che erano a bordo dell’auto, una Polo, disperarsi dopo la tragedia. Secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, si tratterebbe di amici delle vittime: i due veicoli si stavano dirigendo nello stesso locale per trascorrere la serata. Le persone a bordo della Polo sono state sentite dagli inquirenti.


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